Voci che inquadrano episodi spiacevoli e condannabili stanno circolando nei paddock di Formula 1. Ecco tutta la verità…
Rivalità nate in pista che si tramutano in vere e proprie frizioni o antipatie lontano dai fari dei circuiti, non sono di certo una novità nel mondo della Formula 1.
Solo per porre un limite allo scorso decennio, è indimenticabile il testa a testa interno tra Sebastian Vettel e Mark Webber, compagni di squadra in Red Bull. Basti pensare che l’allora Team Principal della scuderia si trovò costretto, dopo mesi di crescenti tensioni, a dover ordinare ai piloti di mantenere le rispettive posizioni in griglia.
Secondo queste, l’australiano sarebbe dovuto restare davanti al rivale tedesco per la durata della gara, ma fu proprio il nativo di Heppenheim che si rifiutò di scendere a patti, superando veementemente Webber, dopo averlo attaccato per l’intero Gran Premio, immolandosi, poi, verso la vittoria. L’episodio scatenò la furia dell’oceanico che a seguito di quell’episodio lascerà il mondo della F1.
Ad aver sollevato delle voci che, qualora fossero fondate, evidenzierebbero un comportamento a dir poco deplorevole da parte di un collega, è stato il pilota britannico George Russell, attualmente in forza alla Mercedes. Originario dell’Inghilterra sud-orientale, il classe 1998 ha esordito in Formula 1 con la scuderia Williams nel 2019, dopo aver conseguito, un anno prima, la vittoria del titolo mondiale di Formula 2 con la ART Grand Prix.
Nella stagione 2022, a bordo della Mercedes F1 W13, ha raggiunto il miglior piazzamento della sua carriera nella massima formula, posizionandosi al 4° posto della classifica piloti, frutto di 275 punti conquistati. Proprio nella medesima annata Russell ha trovato la prima vittoria in un GP di Formula 1, con la conquista della 1° posizione al Gran Premio di San Paolo.
Ma arriviamo al punto. Russell ha acceso una polemica relativa ad un episodio accaduto durante l’ultimo GP del Qatar. In quell’occasione, al pilota della Red Bull Max Verstappen fu tolta la pole position, in quanto la sua guida venne ritenuta troppo lenta e non necessaria durante giri di preparazione. Appena dietro al pilota olandese, vi era proprio Russell, partito, poi, dalla pole position nel Circuito di Lusail, in quanto favorito dalla situazione che aveva coinvolto Verstappen. La penalità, evidentemente, non deve esser andata giù al campione del mondo in carica, che nel corso di una conferenza stampa si è scagliato senza peli sulla lingua contro il britannico, affermando di aver perso il rispetto nei suoi confronti a causa dei suoi comportamenti scorretti e accusandolo di aver cercato di farlo penalizzare di proposito.
La risposta del pilota Mercedes è arrivata durante l’ultimo weekend della stagione, conclusasi con il GP di Abu Dhabi. Nel corso del suo intervento il nativo di King’s Lynn ha accusato pesantemente il collega, rivelando come le persone, già da svariati anni, siano oggetto del ‘bullismo’ da parte di Verstappen. Ha, poi, citato delle pesanti minacce che l’olandese gli avrebbe rivolto, dichiarando che avrebbe fatto di tutto per schiantarsi contro di lui e per far sbattere la testa dell’inglese contro il muro. Il pilota della stella a tre punte non ci è di certo andato leggero nella risposta, puntando il dito contro ‘Mad Max’ che, a detta sua, sarebbe incapace di gestire le avversità e gli imprevisti delle gare ed accusandolo, in conclusione, di sentirsi al di sopra della legge.
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