Dan Sucu è il nuovo proprietario del Genoa. Fin dal primo comunicato emesso dal sito del club rossoblu il numero uno del Grifone ha reso chiaro che si potrà creare nei prossimi tempi una collaborazione fruttifera con il Rapid Bucarest, club del quale detiene il 90% delle azioni: “Desidero tra i punti programmatici avviare una collaborazione di successo tra il Genoa e alcuni club dell’Europa dell’est, tra cui il Rapid Bucarest”, si è letto nelle sue dichiarazioni di presentazione.
In esclusiva a Sportitalia è intervenuto per dirci la sua in merito a lui l’allenatore Giovanni Costantino, tecnico che conosce la realtà del campionato rumeno, dove ha lavorato come tecnico del ‘FCU Craiova.
Cosa ci può dire in più su Dan Sucu, in base a quello che è riuscito a vedere del suo lavoro in Romania?
“Sucu è un Presidente che ha fatto molto bene al Rapid Bucarest, portandola a diventare una delle squadre più forti della Romania. E’ una persona competente. Giudicando il suo lavoro in Patria posso dire di aver visto che ha costruito un club solido, moderno, con una visione superiore al livello in cui era prima. Voleva questo ed è riuscito ad ottenerlo, dunque penso che sia una garanzia, una persona con delle idee. Vuole fare le cose fatte bene ed è una persona credibile sotto l’aspetto del lavoro e della crescita della società”.
Sucu ha parlato di collaborazione fra Genoa e Rapid Bucarest: che ne pensa di questa idea e di come questa iniziativa possa aiutare il Grifone?
“Penso che ormai il fatto di avere collaborazioni in giro per l’Europa sia normale per qualsiasi società. Lo vediamo fare in larga scala dal Manchester City con il City Group, non vedo perché non possa funzionare con una società italiana. Faccio l’esempio del City, ma sono poi tante le realtà simili e di successo. Il Genoa insomma può beneficiare da questa collaborazione. Nei prossimi anni il Rapid credo che conquisterà un posto in Europa e che riuscirà ad essere competitiva nei gironi delle varie competizioni continentali”.
Questo filo diretto potrà portare anche altri talenti rumeni a giocare in A?
“Certamente, è sicuro. Perché quello rumeno è un ottimo mercato, un campionato competitivo, che sta crescendo. Come dimostra anche la Nazionale. Avendo allenato lì so che la qualità c’è in tanti giocatori e penso che se già l’Italia ha avuto sempre un filo diretto con la Romania, ora lo possa avere ancora di più nei prossimi anni grazie a questa collaborazione”.