I riflettori sono su Thiago Motta e Paulo Fonseca, su un lavoro da migliorare e con un distinguo inevitabile. La Juve deve alzare il rendimento, ma all’interno di un rapporto idilliaco tra squadra e allenatore, con qualche eccezione celata che non cambia il senso del discorso. Al Milan c’è un quiz ogni 15 giorni, l’ultimo è quello che chiama in causa Theo Hernandez e che non può passare inosservato (sarebbe da miopi) all’interno di un contratto da rinnovare. E che passeranno attraverso il buon feeling oppure no con l’allenatore, funziona così da sempre. La Juve ha smesso di contare gli infortunati che non giustificano il rendimento delle ultime settimane ma che non possono passare inosservati: giochi sempre con gli stessi, neanche se fossi un robot potresti resistere a determinati ritmi. Poi si può discutere su molte cose, per esempio sul fatto che anche Koopmeiners possa essere sostituto della serie “nessuno è titolare fisso per grazia ricevuta”. A maggior ragione se il contributo è per ora lontano da quello invocato. La Juve sul mercato di gennaio interverrà, eventualmente per prendere anche un attaccante. Normale che Giuntoli strategicamente parli di Milik, ma le dichiarazioni di mercato valgono come il due di bastoni quando la briscola è di coppe. Milik può tornare presto, certo, ma augurandogli ogni bene nessuno esclude che si debba fermare per un pregresso complicato. Basterebbe un dolorino oppure un dolorone per tornare daccapo a zero, ecco perché la Juve farà di tutto per muoversi. Conferme su quanto anticipato: campo principale Joshua Zirkzee che sembrava essere entrato nei meccanismi e nelle rotazioni di Amorim con una recente doppietta in Premier. Non è scontato che vada via, ma se ci fosse uno spiraglio Giuntoli si fionderebbe puntando sul prestito con di riscatto. Senza dimenticare il forte gradimento per Raspadori, come raccontato la scorsa estate (anche l’Atalanta ci aveva provato), ma dipenderà dal Napoli. Riscontri totali su David Hancko, obiettivo vero per luglio con il gradimento totale del difensore centrale che può giocare a sinistra. Anticipare il suo arrivo a gennaio è una possibilità che non dipende dal ragazzo (orientato a indossare il bianconero), ma dalla volontà del Feyenoord nel bel mezzo di una stagione che vede gli olandesi in corsa Champions. Conferme su Fagioli in uscita (Marsiglia o Premier) e su un altro difensore a prescindere dal tormentone Antonio Silva (non diPende da lui, piuttosto dal Benfica fin qui rigido).
Ma ci sono molte altre cose da seguire. L’infortunio di Buongiorno è una bruttissima notizia per il Napoli che già stava cercando un difensore centrale e che continua ad apprezzare Bonny e Dorgu per la prossima stagione. Eppure Conte la scorsa estate era stato chiaro: servono tre centrali, aveva chiesto Hermoso (poi finito alla Roma) e Kiwior che può tornare di moda. La Roma deve fare una mezza rivoluzione e se ci riuscirà a gennaio sarà una bella medaglia al petto, soprattutto nel caso di Lorenzo Pellegrini con quell’ingaggio insostenibile alla luce del suo rendimento. Dybala in uscita con il Galatasaray sull’uscio, per ora solo un approccio, è l’ennesima conferma di quanto sia stata gestita male la vicenda la scorsa estate. Occhio all’Atalanta che viaggia sempre in anticipo e mette gli occhi sui gioielli: piacciono sia Frendrup che Cherki all’interno di una concorrenza non banale, ma la Dea spesso ha argomenti convincenti e di sicuro ci proverà. Esattamente come la Lazio che cercherà di prendere un centrocampista: Casadei è un nome in lista da un anno e mezzo (anche il Monza spera), Atangana del Reims un prospetto apprezzatissimo. Ci divertiremo, come sempre.