Gli sportivi e la velocità; un legame rischioso e spesso fatale. La follia del fenomeno del tennis lascia tutti sbalorditi
E’ fuori dubbio che molti sportivi fondino gran parte delle proprie prestazioni e dei propri trionfi sull’adrenalina.
Spesso gli stessi non riescono proprio a fare a meno di quel ormone che alimenta la loro determinazione e la loro foga agonistica, andando alla ricerca di esperienze particolarmente avventate anche al di fuori della carriera sportiva.
Ed è così che si spiega il legame degli uomini di sport con i grandi cavalli e le grosse cilindrate. Un connubio che, però, se non adeguatamente ponderato, può portare a grossi rischi.
Come ciò che è accadde al promettente ex centravanti del Milan, Gianluigi Lentini, che nel 1993 si schiantò sull’autostrada Torino-Piacenza, dopo aver sfiorato i 200 km/h a bordo della sua autovettura, restando in coma per due giorni.
Il collega di Sinner
Il tennista Stefanos Tsitsipas è considerato tra i migliori della sua generazione. Capace di raggiungere la finale sia del Roland Garros, sia dell’Australian Open, è diventato il tennista greco a raggiungere il miglior risultato assoluto nel Grande Slam.
Nonostante nella classifica ATP l’ellenico si posizioni addirittura 10 scalini sotto Jannik Sinner, con uno scarto di quasi 10.000 punti, l’ultimo precedente tra i due ha visto il nativo di San Candido uscire sconfitto dal duello, nella ATP Finals disputate a Montecarlo lo scorso aprile.
Tsitsipas shock! Infrange il limite a bordo della sua fuoriserie
Il tennista greco è finito in un gigantesco turbine mediatico a seguito di un video sconcertante in cui lo si vede raggiungere i 276 km/h al volante della sua Aston Martin, mentre circola in una strada contrassegnata dal limite di 100 km/h. La volontà di Stefanos con questo gesto è quella di esaltare la bellezza e l’imprevedibilità della vita. E’ probabile che il gesto sia stato dettato dal bisogno di sfogarsi e ‘liberarsi’, dato il momento di carriera non particolarmente agevole che il classe 1998 sta affrontando.
Non sono mancate le inevitabili critiche; tra chi si preoccupa per il suo stato di salute mentale e chi si concentra su l’aspra condanna del gesto, affermando, al contrario, che un personaggio così popolare e mediaticamente esposto debba rappresentare un esempio da seguire per i migliaia di giovani che lo prendono a riferimento.