Sinner come Djokovic? Neanche lontanamente: non vale neanche il record di Alcaraz

Sembra ancora lunga e tortuosa la strada per il trionfo del tennista italiano. C’è un passo importante da compiere.

Jannik Sinner, classe 2001, è passato in breve tempo dall’essere una promessa cristallina del tennis mondiale ad affermarsi come uno dei migliori di tutto il pianeta.

Insignito del Collare d’Oro al merito sportivo dalla Repubblica Italiana nel 2022, l’altoatesino ha vissuto un 2024 straordinario, aggiudicandosi l’Australian Open e l’US Open in appena 8 mesi.

Con la vittoria della Coppa Davis nel medesimo anno è arrivato a toccare la vetta, posizionandosi al primo posto del ranking mondiale.

Nonostante la giovanissima età, il talento e l’abilità sul rettangolo di gioco, unite alla fame e all’ambizione, proiettano già il nome di Sinner tra i più grandi nella storia del suo sport.

La rivalità tra giovani fuoriclasse

Il testa a testa che caratterizzerà, almeno per il prossimo decennio, i campi da tennis, sarà quello tra Sinner e lo spagnolo Carlos Alcaraz. L’iberico (più giovane di due anni rispetto all’italiano) è stato in grado di racimolare nella sua (finora) breve carriera, ben 4 successi nel Grande Slam e un argento alle Olimpiadi di Parigi del 2024, alle spalle dell’eterno Novak Djokovic.

Il classe 2003 fa dell’aggressività, dell’atletismo e della forza fisica, alcune delle sue caratteristiche elementari. Insignito delle lodi da parte di illustri ex colleghi, ha da sempre dichiarato di ispirarsi a Roger Federer.

Carlos Alcaraz durante un'azione di gioco (Nitto ATP Finals)
Carlos Alcaraz durante un’azione di gioco (Nitto ATP Finals foto) – www.sportitalia.it

Il record da raggiungere

Dopo 27 settimane trascorse al primo posto nella graduatoria mondiale, Sinner pensa già al prossimo passo: superare il primato del rivale Carlos Alcaraz. Lo spagnolo è stato, infatti, capace di mantenere la vetta per 36 settimane consecutive.

Il Roland Garros, in programma il prossimo anno, potrebbe rappresentare per il nativo di San Candido lo scatto decisivo per infrangere il record ed affermarsi, a soli 23 anni, già nell’Olimpo del tennis mondiale.

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