Arrivano dichiarazioni al vetriolo sul campione serbo Novak Djokovic, reduce da una stagione non straordinaria: c’è l’annuncio
Quel centesimo trofeo Atp non raggiunto quest’anno – almeno finora – gli è rimasto sul groppone. Malgrado una medaglia d’oro alle Olimpiadi, un successo magnifico, Novak Djokovic ha molto di cui lamentarsi per una stagione troppo altalenante, segnata peraltro da infortuni fastidiosi e improvvisi.
Acciacchi fisici che lo hanno debilitato non poco sul piano atletico. L’età, in fin dei conti, è quella che è e il serbo non può pretendere sempre il massimo dal suo fisico non più giovanissimo. Forse è questo il motivo principale che lo ha spinto ad accettare la mano di Andy Murray, da qualche settimana suo nuovo allenatore.
Una notizia incredibile e che è stata commentata da diversi protagonisti del tennis di ieri e di oggi, come ad esempio Andre Agassi, vincitore di otto titoli Slam in carriera.
Futuro Djokovic, arriva il commento di Agassi
La motivazione è ciò che spinge qualsiasi atleta ad andare avanti, lottando contro tutto e tutti, anche contro un fisico non più straordinario come un tempo. Djokovic, in effetti, può ancora considerarsi un tennista di altissimo livello, cosa non da poco considerando che alcuni suoi colleghi hanno deciso di appendere la racchetta al chiodo ben prima del traguardo dei 37 anni.
E proprio su questo tema arriva il commento di Andre Agassi, secondo cui a spingere Nole al ritiro sarà la mancanza di energia. “Futuro Djokovic? Penso che sarà una questione di mancanza di energia non di capacità di giocare bene“, ha detto lo statunitense nelle parole riportato da ‘Tennis365’, e secondo il quale un tennista come il serbo ha monopolizzato decenni di sport grazie alla propria “avidità” sportiva. Sull’arrivo di Murray, Agassi sottolinea invece che ci sarà una grande fiducia tra loro due: elemento indispensabile per vincere.
Continuando a parlare del futuro di Nole, l’otto vincitore Slam compie un parallelismo con la sua carriera: “Quando Sampras si è ritirato, ho dovuto riscoprirmi e trovare nuove motivazioni. Djokovic non ha più in giro per il tour i tennisti con cui ha fatto la storia”. Per Agassi, insomma, sarà anche il non affrontare più tennisti della propria generazione a spingere Djokovic al ritiro.
Djokovic, assieme al suo nuovo allenatore Murray, scenderà in campo a Brisbane dal prossimo 29 dicembre: potrebbe essere una ghiotta occasione per conquistare quel centesimo titolo Atp e per prepararsi al meglio in vista dei prossimi Australian Open, torneo vinto dal serbo ben dieci volte in carriera.