Dal 15 settembre al 15 dicembre, tre mesi esatti dopo la Fiorentina torna a conoscere l’amaro sapore della sconfitta in Serie A. Dall’Atalanta al Bologna. Da Gasperini ad Italiano. Due allenatori che hanno segnato in modo diverso le ultime stagioni viola. Il Gasp da avversario Italiano da profeta al Franchi. Lo stesso Italiano con il quale ci sono state polemiche nel post gara polemiche che non devono però intaccare un momento comunque “calcisticamente” magico in casa viola.
Fiorentina, ora testa al finale di 2024
Fiorentina che deve subito tornare a pensare al campo, in particolare, alla sfida di Conference League contro il Vitoria Guimaraes. Un match che vale tanto. In caso di successo la Fiorentina si garantirebbe infatti la possibilità di giocare gli ottavi di finale evitando fino ad un eventuale ultimo atto il Chelsea avversario più accreditato al successo in Europa. Un’Europa che non deve rappresentare un ostacolo ma un mezzo per crescere e permettere alla squadra di essere sempre più competitiva in tutti gli elementi. Una Fiorentina che ha ritrovato dal 1′ minuto Gudmundsson e non sarà un caso che uscito l’islandese è arrivato solo 60 secondi dopo il gol del ko firmato da Odgaard. Fiorentina che nella prima frazione aveva ben impressionato, il calo nella ripresa ha però permesso al Bologna di prendere il sopravvento con la reazione gigliata che si è limitata al colpo di testa, sgonfio, di Richardson nel finale. Un Ko da mettere subito alle spalle con l’obiettivo di chiudere al meglio l’anno con le sfide contro Vitoria Guimaraes, Udinese e Juventus..