Bruno Di Napoli, operatore di mercato che rappresenta fra gli altri l’attaccante di proprietà del Napoli, Walid Cheddira, oggi in prestito all’Espanyol, ha parlato a Sportitalia di alcuni suoi assistiti e della lotta Scudetto.
Come sta andando per Cheddira in Spagna, che di recente ha trovato il suo primo gol?
“Sicuramente è una esperienza positiva e costruttiva per lui. Un momento di ambientamento c’è stato: non ha fatto il ritiro con loro e si è ritrovato a settembre catapultato in un’altra Nazione, con un’altra cultura, anche se fin da subito ha avuto un impatto positivo, dalla partita contro l’Atletico Madrid alla seconda in casa contro il Rayo Vallecano dove ha fatto subito un assist decisivo e poi si è procurato il rigore. Sono soddisfatto di quello che sta facendo. C’è stato poi un calo della squadra che ha attraversato un momento particolare. Trovare il gol è stato importante, un gol bello ed una cosa bella per lui. Sta lavorando tanto entrando in una metodologia diversa. Questa esperienza lo arricchisce e lo forma”.
Nei suoi sogni c’è la speranza di tornare alla base al Napoli, un giorno?
“Sicuramente. Quest’estate si è giocato le sue possibilità, fare il ritiro con il Napoli, con giocatori di livello mondiale e con un allenatore come Conte è motivo d’orgoglio. Gli è servito e gli ha dato tanto. Penso che abbia fatto un grande ritiro, meritandosi le attenzioni del Napoli, che ha creduto sempre in lui, lo ha sempre seguito da vicino e lo stima molto. Siamo contenti e speriamo che dopo questa esperienza possa tornare in una rosa competitiva come quella del Napoli”.
Si aspettava un impatto così da Conte? Il Napoli può pensare di vincere già quest’anno lo scudetto?
“Penso che Conte sia uno degli allenatori top al mondo, la scelta del Presidente è stata lungimirante: sapeva che dopo una annata particolare come quella dell’anno scorso non bastava fare un grande mercato come ha fatto il direttore Manna, che è stato bravissimo. Il valore aggiunto di Conte è stata la ciliegina sulla torta. Stimola i giocatori al punto da farli rendere al massimo”.
Finocchiaro ha avuto il suo primo contratto da professionista con la Juventus.
“Gabriele è un giocatore interessante e intelligente, sta crescendo molto. Sta affrontando il campionato Primavera avendo delle possibilità importanti ed ha fatto un gol molto pesante. E’ un ragazzo che ha qualità, punta e salta l’uomo. Secondo me può ambire ad un futuro importane”.
E Francesco Verde?
“Francesco è un predestinato, ha delle qualità importantissime, oltre che tecniche anche umane. E’ un ragazzo con una mentalità ed una testa uniche. E’ una di quelle eccezioni che ci sono fra i calciatori in questo senso per la sua maturità. Ogni volta che è chiamato in causa risponde con prestazioni importanti. La Juve pochi mesi fa lo ha blindato con un contratto. E’ uno di quello che ha dei valori in più e che un domani potrebbe ritrovarsi in prima squadra. Quando è andato a Torino qualche anno fa già dicevo: ha quel carisma e quella personalità che un domani vedrei in un capitano della Juventus, ma facciamo un passo alla volta”.
Per ragazzi come loro è uno stimolo aggiuntivo vedere che Thiago Motta considera così tanto i giovani e vedere Mbangula decidere una partita allo scadere?
“Sicuramente sì, la Juventus dà la possibilità a tanti ragazzi di aspirare ad arrivare alla prima squadra. Molti vanno in panchina con la Prima squadra e sanno che da un momento all’altro l’allenatore potrebbe notarli e che non avrà paura di buttarli in campo”.
Qualche italiana può arrivare fino in fondo in Champions?
“L’Inter ha la maturità per arrivare fino in fondo, l’Atalanta non è più una sorpresa, se l’è giocata alla pari con il Real Madrid, sta facendo un lavoro enorme con Gasperini e con il direttore D’Amico, che è poco nominato, ma che ha fatto grandi cose. Al direttore vanno fatti i complimenti”.
La Dea è da scudetto?
“Sì, penso che possa ambire al tricolore. Ha una rosa importante, ha qualità, entusiasmo, ha tutti i presupposti per farcela”.