Ultim’ora tremenda per Jannik Sinner e per tutti i suoi tifosi: arriva la conferma in diretta, squalifica di almeno due anni
Manca ancora qualche settimana all’arrivo della sentenza sul caso Clostebol con protagonista Jannik Sinner. Stando a quanto trapela, la decisione dei giudici non dovrebbe arrivare prima della metà di febbraio. Ma di tanto in tanto spuntano delle possibili anticipazioni, da parte di addetti ai lavori e bene informati. E se c’è chi crede che la squalifica non sarà eventualmente così lunga, l’ultimo annuncio è letale: c’è chi vorrebbe due anni di stop per il numero uno al mondo.
Nonostante l’innocenza più volte dimostrata e una ricostruzione dei fatti che non lascia spazio a dubbi su ciò che effettivamente è accaduto, Sinner continua a essere preso di mira da alcuni hater. E la speranza dei tifosi è che il parere di questi ultimi possa non influenzare in alcun modo il lavoro dei giudici, chiamati semplicemente a fare giustizia in una situazione che si presta a mille letture diverse.
Perché l’accusa più grande che si fa al numero uno al mondo, al di là della sua colpevolezza o meno, è quella di aver ricevuto un trattamento ‘speciale’, diverso, solo in virtù del suo nome importante.
Qualcuno è infatti convinto che, se fosse successa la stessa cosa al numero 105 al mondo, tanto per fare un esempio, non ci sarebbe stata alcuna remora ad applicare una sanzione severa. Ed è anche per questo che Sinner continua ad attirarsi gli strali di chi lo considera semplicemente un giocatore protetto dal ‘sistema’.
A tornare sulla faccenda, riportata in auge dalla pausa invernale che il mondo del tennis sta vivendo, in vista dell’apertura della stagione 2025, è stato ancora una volta Nick Kyrgios. Il campione degli hater di Sinner, l’unico giocatore che sembra aver fatto di questa storia una vicenda personale, continua giorno dopo giorno a mandare frecciatine più o meno palesi.
Lo ha fatto anche nelle ultime ore, attaccando il tennista azzurro e anche i membri del suo staff, compreso Darren Cahill, il coach che ha trasformato Jannik in una vera e propria macchina infallibile, in un giocatore tremendo da affrontare, sotto ogni punto di vista.
Per Kyrgios, Sinner è diventato ormai una vera e propria ossessione. Sarà per invidia, sarà per questioni personali che riguardano anche l’attuale fidanzata di Jannik, ed ex del tennista australiano, ma non passa giorno che Nick non se ne esca con un attacco totalmente gratuito, in qualunque sede.
L’ultimo è arrivato su Instagram. Un fan gli ha chiesto infatti cosa sarebbe successo a lui se fosse stato trovato positivo al Clostebol. E Kyrgios ha risposto in maniera tranciante, sollevandosi su un podio fatto di vittimismo: “Mi avrebbero squalificato almeno per due anni, quanto accaduto è una barzelletta“.
L’ennesimo attacco che lascia il tempo che trova e non mina in alcun modo la credibilità di Sinner. Che se anche avesse goduto, in qualche modo, di una sorta di ‘protezione’ da parte dei vertici del tennis internazionale, di certo non ne avrebbe alcuna colpa. Ciò su che gli compete è infatti la colpevolezza o meno in questa vicenda. E sulla sua innocenza anche i suoi più grandi detrattori non possono avere dubbi.
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