Cala il gelo su Jannik Sinner: ultim’ora da brividi sull’eventuale squalifica del numero uno al mondo. Arriva l’annuncio che spiazza i suoi fan
Jannik Sinner sta convivendo da mesi con l’angoscia di una possibile squalifica per il famoso caso doping legato al Clostebol. Il numero uno al mondo è rimasto concentrato sul campo, mostrando una forza mentale ferrea, riuscendo a portare a casa il risultato in ogni caso. US Open, Coppa Davis, ATP Finals di Torino: tutti tornei vinti dall’altoatesino, protagonista assoluto. Ha consolidato così la vetta del ranking ATP, primo italiano di sempre ad essersi issato fin lì sopra.
Questa è stata la risposta del classe 2001 alla spada di Damocle che pende sulla sua testa. La dimostrazione di come non si sia lasciato influenzare dalle voci provenienti dall’esterno. Intanto il caso è aperto e presto potrebbe esserci la tanto temuta squalifica. Sinner è risultato positivo ai controlli antidoping effettuati a marzo, alla vigilia dell’Indian Wells.
Pronunciatosi da subito innocente e di averla assunta in maniera inconsapevole, l’altoatesino era stato scagionato dall’ITIA che ha creduto alla sua buona fede. Diversamente è andata con la WADA.
L’Agenzia Mondiale Antidoping ha fatto ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna con la richiesta di una squalifica che va da uno ai due anni. Il TAS si pronuncerà nelle prossime settimane, e Sinner è in attesa del verdetto da qualche tempo. In molti stanno dicendo la propria, ma si teme che uno stop ci sarà.
Il gelo è pronto a calare sull’azzurro e i suoi fan, dopo l’ennesimo annuncio che non lascia presagire nulla di buono. Andrey Rublev, tennista attualmente numero 8 del mondo, ha rilasciato alcune dichiarazioni all’agenzia francese Afp e riportata dal sito della Gazzetta dello Sport. Parole che fanno suonare l’allarme: “Posso solo immaginare lo stress e l’ansia che Jannik sta avendo in tutti questi mesi. Il sistema dell’antidoping è poco comprensibile”, dichiara solidale il russo.
Poi continua: “Non si può augurare a nessun collega una situazione del genere. Sinner ha continuato ad altissimo livello, riuscendo a dominare il circuito nonostante queste voci. Se l’è cavata alla grande, è davvero impressionante quello che ha fatto“. La squalifica però potrebbe presto essere realtà. Rublev è pessimista ma rammaricato allo stesso tempo: “Penso che il sistema antidoping dovrebbe essere un po’ più comprensibile. Nel tennis le regole sono troppo rigide, al minimo errore non viene perdonato nulla” è il laconico commento che di certo non rasserena gli animi dell’altoatesino e dei suoi tifosi.
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