Jannik Sinner trema, è tutto finito: rivelata un’incredibile verità sul tennista altoatesino, nessuno poteva immaginarlo
Per Jannik Sinner nulla è finito davvero. La stagione 2024 sì, quella che lo ha consacrato definitivamente come uno dei giocatori più forti di tutti tempi. Ma una nuova stagione è ormai alle porte e la sua carriera, squalifiche immeritate permettendo, ha ancora molto da dire e da dare ai tifosi. In un periodo di relativa tranquillità per l’azzurro, è però improvvisamente arrivata una rivelazione che nessuno si sarebbe aspettato.
Non c’è da tremare. Tuttavia le parole arrivate in queste ore mettono in luce un aspetto di Sinner che troppo spesso il pubblico sembra dimenticare, volontariamente o meno. Perché Jannik è oggi il più grande tennista al mondo, un’icona vivente dello sport italiano. Ma c’è stato un tempo in cui le cose, per lui, sarebbero potute andare diversamente.
Sinner non è infatti nato tennista. O perlomeno non sapeva di avere questo talento, prima di prendere in mano una racchetta, non più in tenera età. Tra i monti alpini, Jannik sognava di realizzarsi in un altro sport, ed è proprio su questa sua carriera mai nata che è arrivata la più incredibile delle rivelazioni, una verità che ha lasciato tutti a bocca aperta.
Tomba svela un’incredibile verità su Sinner: cosa è successo
Jannik Sinner è sicuramente un tennista straordinario. Ma è anche un ex sciatore, uno sportivo innamorato della neve. E questo aspetto non può passare inosservato per chi, sulla neve, ha costruito i maggiori successi della sua vita, come Alberto Tomba.
Intervistato da ‘La Repubblica’, l’ex sciatore emiliano ha speso parole molto importanti per Sinner, confessando di sentirlo ogni tanto e di avere una stima infinita per lui e per i suoi trionfi. Nell’occasione ha però anche rivelato un’incredibile verità, lasciandosi andare a dichiarazioni che hanno sorpreso tutti i tifosi dell’altoatesino.
“Sinner ha lasciato lo sci perché sulla neve non puoi sbagliare, non puoi permetterti neanche un singolo errore“, ha svelato Tomba, aggiungendo: “Sembra incredibile, ma è come se ci fossimo scambiati i ruoli: io avrei potuto fare il tennista, avevo un campo nel parco di casa, mentre lui sarebbe potuto diventare un incredibile sciatore“.
Le cose però sono andate diversamente, e anche se non possiamo sapere che tipo di risultati avrebbero collezionato al contrario, possiamo senza timore di smentita immaginare che per lo sport italiano sia stato meglio così.
Perché i successi raccolti da Tomba nel corso della sua carriera e quelli che Sinner ha cominciato a raccogliere in questi anni sono un vanto per il nostro sport. E questo è un dato su cui non si può in alcun modo dibattere.