Adesso è ufficiale, arriva la decisione su Matteo Berrettini: cosa sta succedendo, nessuno poteva immaginarlo
Matteo Berrettini è stato uno dei grandi protagonisti di questo 2024. E non solo per il tennis italiano. L’ex finalista di Wimbledon è riuscito a chiudere la stagione con la straordinaria vittoria della Davis, ma in stagione si è regalato anche tre titoli ATP, nei 250 di Marrakech, Gstaad e Kitzbuhel. Trionfi che non sono passati inosservati, e hanno contribuito a una decisione davvero incredibile.
Tempo di bilanci per il mondo del tennis. Come ogni anno, anche stavolta bisogna scegliere i giocatori da premiare in maniera ufficiale tramite gli ATP Award, una sorta di ‘Oscar’ del mondo del tennis. E in lizza per una categoria molto particolare, ma molto interessante, c’è anche il nostro Berrettini.
Perché il tennista romano non sarà infatti tornato il martello d’un tempo, lo schiacciasassi in grado di battere chiunque e di competere al livello più alto, anche nei tornei dello Slam. Ma ha sicuramente dimostrato di essere sulla buona strada, e di non aver dimenticato, tutto d’un tratto, come si gioca (e si vince) a tennis.
Se si parla di Comeback Player of the Year, la categoria riservata ai giocatori in grado di riemergere in classifica dopo un periodo di difficoltà, non si può non pensare a Berrettini in questa stagione. Il tennista romano è riuscito infatti a risalire fino alla 34esima posizione ma dopo aver toccato il fondo del numero 154.
Un’impresa importante, forse anche più difficile di quella compiuta dai suoi rivali in questa categoria. Marin Cilic, altro grande ritorno dell’anno, è infatti passato dalla posizione 1095 alla 180, vincendo anche un titolo a Hangzhou. Kei Nishikori non ha invece vinto nulla, ma ha chiuso al 106esimo posto, partendo dal numero 581.
C’è però una grande differenza tra i tre giocatori: riuscire a recuperare posizioni quando si è già in top 100, o nei pressi, è più difficile che non farlo partendo dalle retrovie, dove la competizione è di livello più basso.
Sarà per questo che, intervenuti all’interno del podcast ‘Nothing Major’, tre ex giganti del tennis come Sam Querrey, John Isner e Jack Sock hanno votato all’unanimità per Berrettini. E a dare una spiegazione è stato lo stesso Sock: “Non saprei nemmeno dirti cosa ha giocato Nishikori, so che Cilic ha vinto un torneo, ma Berrettini ne ha vinti di più e ha dato un contributo decisivo in Davis“.
Di diverso avviso, all’interno del Podcast, solo Steve Johnson, che ha invece espresso parere favorevole per Nishikori: “Credo che il titolo andrà a lui. Ci siamo allenati molto insieme, il modo in cui riusciva a colpire la pallina mi ha sempre impressionato“. Più che per una questione di risultati, dunque, una mera questione di affetto.
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