Terremoto per Novak Djokovic, non sperimentava un momento di crisi di questo tipo da molto tempo: è allarme tra i suoi fan
Se il 2024 è stato l’anno di Jannik Sinner e Carlos Alacaraz, quello precedente aveva visto come leader assoluto l’instancabile Novak Djokovic, 37 anni. Il campione serbo, tuttavia, nonostante un inizio stagione buono ha dovuto incassare una serie di colpi uno dietro l’altro, finendo addirittura settimo nella classifica Atp.
Per un campione come lui, 24 titoli Slam in carriera, non è dato di poco conto: l’anno prossimo lo comincerà dagli Australian Open, senza però la nomea di favorito per via del suo ranking Atp e di un’annata quasi del tutto da dimenticare. Per Nole sarà un torneo in salita, così come tutto il 2025: non a caso, ha scelto Andy Murray, suo rivale in passato, come allenatore con la speranza di imparare dallo scozzese qualche segreto in più sulla racchetta.
I numeri di questo 2024 sono disastrosi e non fanno sorridere gli appassionati del campione di Belgrado.
Djokovic, mai così male come quest’anno: nessun titolo Slam e Atp
Nessuno si aspettava un 2024 del medesimo calibro del 2023, dove Djokovic riuscì a dire la sua in qualsiasi scenario internazionale. Tuttavia, quest’anno è andato peggio del previsto proprio a causa dell’exploit di Sinner ed Alcaraz, che in alcuni casi è sembrato impossibile da pareggiare.
Complice l’età e una freschezza fisica non più come una volta, Novak ha detto la sua soltanto a Parigi 2024, dove ha battuto in finale proprio Alcaraz con una prestazione da leggenda, che ha permesso alla Serbia di vincere una medaglia d’oro storica.
Dopo le Olimpiadi, il periodo di flessione di Djokovic è parso quasi inarrestabile: a New York, agli Us Open, dove partiva per difendere il titolo dello scorso anno, è stato eliminato da Alexei Popyrin al terzo turno; mentre tra Coppa Davis e Master 1000 di Parigi-Bercy ha accumulato soltanto delusioni. A Torino, alle Atp Finals, non ha nemmeno partecipato. Tirando le somme, non ha conquistato né un titolo Slam né un titolo Atp.
Ora è tempo di riflessioni, di capire cosa non è andato: sicuramente sul piano fisico il serbo dovrà lavorare di più visti i suoi 37 anni che si stanno cominciando a far sentire. Se un anno fa riusciva a mascherare i suoi problemi tramite prestazioni enormi, da quest’anno si è intravista una fragilità muscolare a dir poco allarmante. Solo il tempo, dunque, ci dirà se la stella di Nole brillerà anche il prossimo anno: sarebbe un qualcosa di unico e irripetibile.
Intanto i suoi Australian Open ripartiranno dalla testa di serie numero 7, una vera e propria posizione insolita per lui.