Addio ad un big, tifosi distrutti: è tutto finito

Un altro campione ha preso l’amara decisione e dirà addio. I suoi tifosi non possono crederci: delusione e rassegnazione 

Lo sport, per chi lo segue con passione e lo guarda da fuori, sembra un mondo perfetto e ricco di privilegi. In tanti sognano infatti di poter diventare dei fuoriclasse di una determinata disciplina, fare della propria passione un vero e proprio lavoro. Ma non sempre la vita di un atleta o di uno sportivo in generale è così piena di soddisfazioni e di certezze.

Tifosi italiani
Addio ad un big, tifosi distrutti: è tutto finito (Ansa) – Sportitalia.it

Una delle questioni da non sottovalutare mai è che la fine della carriera, ad alti livelli, di un personaggio dello sport arriva piuttosto presto. Basti pensare agli sport di squadra più comuni, dove i giocatori quando si avvicinano ai 35-36 anni mediamente cominciano a pensare al ritiro, per motivi prettamente fisici ed atletici. A parte poche eccezioni, come nel calcio i vari Cristiano Ronaldo o Zlatan Ibrahimovic, le carriere durano tendenzialmente una quindicina d’anni.

Quando un campione dello sport decide di ritirarsi e di cambiare la propria vita, uscendo dai campi definitivamente, è sempre qualcosa di molto triste. Lo sanno bene i tifosi di basket, in particolare quelli del campionato NBA. Infatti è giunta nelle scorse ore la notizia ufficiale di un addio da parte di un fuoriclasse della palla a spicchi, che ha colpito tanti appassionati.

Tifosi NBA tristi: il campione ha ufficializzato il suo ritiro

Il basket americano è quindi molto triste dopo l’annuncio di Paul Millsap di dare addio alla pallacanestro che conta. Si tratta di un grande cestista statunitense, che però era fermo da un paio di anni in attesa di nuove esperienze. Nelle scorse ore è però arrivata la scelta definitiva.

Paul Millsap
Tifosi NBA tristi: il campione ha ufficializzato il suo ritiro (Ansa) – Sportitalia.it

Il classe 1985 nativo delle Louisiana è stato tra i giocatori più stimati ed apprezzati negli ultimi anni. Inizialmente molto sottovalutato, tanto che fu scelto da Utah come 47° nel draft del 2006. Ma Millsap ha avuto la forza mentale e tecnica per sbalordire tutti, diventando una delle ali grandi più forti in circolazione.

In carriera Millsap, oltre alla casacca di Utah, ha indossato anche quelle di Atlanta, Denver e Brooklyn, per chiudere poi nel 2022 con Philadelphia prima di restare appiedato fino alla scelta di ritirarsi. I numeri sono sempre stati sbalorditivi: 13.4 punti e 7.1 rimbalzi a partita di media e quattro convocazioni agli All-Star Game.

Paragonato in gioventù addirittura ad una leggenda come Karl Malone, Millsap non è mai stato convocato in nazionale nel Dream Team americano, forse unico cruccio di una carriera più che dignitosa.

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