In ansia la Ferrari per il futuro di Lewis Hamilton. Il pilota britannico deve prepararsi al meglio per il debutto con la Rossa
Il 1 febbraio scorso, quindi esattamente dieci mesi fa, la Ferrari lasciava tutto il mondo dell’automobilismo di stucco. Infatti la scuderia italiana annunciò con un colpo di scena l’ingaggio di Lewis Hamilton come nuovo pilota titolare a partire dall’annata 2025. Una decisione strategica che ha fatto parlare di sé moltissimo, alla vigilia dell’inizio della stagione di Formula 1 che si sta avviando a calare il sipario.
Dopo una vita con la Mercedes, che resterà sempre la sua ‘seconda casa’, Hamilton ha deciso di accettare la sorprendente chiamata della Ferrari. Ovvero una delle scuderie storiche della F1, che l’inglese ha sempre stimato tanto da non negare che avrebbe sperato un giorno di poter guidare. Insomma, un binomio tanto atteso e che finalmente si realizzerà a partire da gennaio prossimo.
L’ultimo atto della stagione in corso, ovvero il Gran Premio di Abu Dhabi, si correrà domenica 8 dicembre e vedrà dunque Hamilton salutare definitivamente le Frecce d’argento. La Mercedes ha già preparato i messaggi d’addio e tutti gli onori del caso, mentre la storia con la Ferrari è tutta da scrivere. Ma sarà stata la scelta giusta da parte del team di Maranello?
L’ammissione di Hamilton è un allarme: “Questo il mio anno peggiore”
Infatti la Ferrari ha deciso di puntare su un fuoriclasse assoluto delle 4 ruote, per ben sette volte in carriera campione del mondo di Formula 1. Ma Lewis Hamilton ha anche quasi 40 anni di età e dunque è vicino al termine della sua avventura, pur essendo molto motivato nel lanciarsi in questa esperienza ferrarista.
Un piccolo allarme è stato lanciato dalle dichiarazioni dello stesso pilota britannico, nella conferenza stampa da Yas Marina: “Devo ammettere che questo è stato uno dei miei peggiori anni in Formula 1. La Ferrari non è qualcosa a cui penso al momento, voglio solo concludere nel migliore dei modi con Mercedes. Sicuramente provo grande emozione”.
In vista della sua prossima avventura le parole appaiono però rassicuranti: “Poi, indubbiamente, andare in Ferrari riaccende la mia motivazione. È il sogno di qualsiasi pilota”.
L’ammissione sulle prestazioni deludenti sono confermate dal settimo posto in classifica piloti, addirittura alle spalle del giovane compagno di scuderia George Russell. Qualche soddisfazione stagionale se l’è tolta Hamilton, ma senza brillare come siamo abituati a vedere. Ora non resta che sperare che le nuove motivazioni e la voglia di rilanciarsi a quasi 40 anni siano le armi giuste per far bene in casa Ferrari.