Cambia completamente la classifica in Formula 1, con un’assenza pesantissima rispetto a quella originale. Un aspetto che ha fatto tutta la differenza del mondo
Verstappen ha vinto il Mondiale con gare di anticipo, mentre la McLaren deve ancora battagliare con la Ferrari fino all’ultima curva di Abu Dhabi. La classifica può essere però diversa se prendiamo in considerazione un altro parametro.
L’ultimo fine settimana ad Abu Dhabi è già iniziato ma nella testa c’è ancora quanto accaduto nel Gran Premio del Qatar. La Ferrari ha tenuta aperta la corsa al Mondiale Costruttori grazie alla penalizzazione di Lando Norris. Max Verstappen ha ottenuto una vittoria sorprendente, specie dopo aver visto l’esito della Sprint Race del sabato, dove ha chiuso solo ottavo. Partito dalla seconda posizione, dopo aver conquistato la pole (penalizzato di una piazza) ha dominato alla grande.
Questo gli ha permesso di avere un 9.2 come valutazione e di salire al primo posto assoluto nella Power Rankings, a pari merito con Lando Norris. Ma cos’è la Power Rankings in F1?
Questa speciale classifica deriva dai voti assegnati ogni GP da cinque giudici super partes, che variano da 0 a 10. Ciascun pilota, quindi, riceve una valutazione in base alla propria performance. In Qatar ovviamente Super Max è stato il migliore ma dietro di lui sono andati forte anche Pierre Gasly, che ha continuato la sua striscia positiva fino a raggiungere la quinta posizione e un voto di 8.8. Anche la sorpresa Guanyu Zhou, che per la prima volta quest’anno è entrato in zona punti, ha ottenuto un punteggio di 8,4.
La classifica generale della Power Rankings vede in testa appaiati, Max Verstappen e Lando Norris, con una valutazione di 8.2. I due contendenti al titolo fino a qualche settimana fa, sono quindi allo stesso livello anche in questa graduatoria. Leclerc deve accontentarsi del terzo posto, con 7.8 di valutazione, davanti a Piastri e al compagno Carlos Sainz, che condivide la quinta piazza con George Russell. Solo ottavo Lewis Hamilton, che non va oltre un punteggio di 6.9, proprio come Gasly.
Chi manca invece nella top ten, chiusa da Yuki Tsunoda, è Fernando Alonso, che tra mille peripezie sta chiudendo una stagione di certo non troppo positiva.
Dopo due anni passati tra i migliori, in questo la sua Aston Martin non gli ha consentito di essere da podio, relegandolo spesso nelle retrovie.
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