Che ogni allenatore si rimpalli il favoritismo in campionato fa parte della norma. Non serve un pensiero profondo per capirlo: chi entra papa esce cardinale, scaricare la pressione l’un l’altro fa parte del gioco. E’ sempre stato così, nel recente o nel remoto passato, con tutti i tipi di allenatore. E ovviamente spesso chi invece ha sfidato questa legge non scritta, ha finito per sbatterci il muso, come fece epicamente Cruijff da allenatore del Barcellona prima della finale col Milan, quando si proclamò incautamente favorito.
Quindi per carità, tutto quello che fa e dice Antonio Conte fa parte del manuale del tecnico provetto, e lui lo declina alla sua maniera. Ma ognuno che possa crederci per un attimo, deve porsi semplicemente la domanda: secondo voi Antonio Conte corre per arrivare al secondo posto e accontentarsi? Ma meno che mai, ovviamente. E chi lo pensa davvero, allora non conosce minimamente Antonio Conte.
Personalmente ho detto dal giorno 1: Juventus, Inter e Napoli si giocheranno lo scudetto, poi si vedrà. L’obbligo è essere competitivi, l’obbligo di vincere non esiste in una situazione così livellata.
Ma è altrettanto innegabile che anche se il Napoli giochi largamente peggio di Atalanta, Inter e Lazio, tuttavia è solida. E soprattutto ha fatto tanti punti pur non meritando di vincere, il che spesso fa la differenza per gli scudetti, perché se sei capace nel frattempo di far crescere il gioco, allora hai messo in cascina tanti punti e hai ancora grossi margini di miglioramento, come ii Napoli ha cominciato a fare dalle ultime 2 partite con Roma e Torino.
Ma soprattutto, è evidente che il Napoli abbia un oggettivo vantaggio dal giocarsi solo una competizione. E guardate che anche solo i Quarti di Coppa Italia avrebbero potuto costare punti, visto che sarebbero stati probabilmente in calendario o accanto a Napoli-Roma o addirittura quattro giorni prima di Napoli-Inter. E cosa più importante, bisogna ricordare che questa non è una squadra diroccata come poteva essere la Juventus raccolta nel 2011 da Conte; ma per 8/11 è la formazione titolare che ha stracciato tutti 2 anni fa. A cui è stato aggiunto un mercato da 150 milioni di euro. E se il Napoli va a condurre stabilmente in testa, sapendo di poter preparare solo una partita di settimana, quale sarebbe il delitto nel dichiarare che il Napoli diventi favorito, visto che non è condotta da un esordiente ma da uno che ha vinto 4 scudetti dei 5 campionati allenati per intero in Serie A?
E’ lo stato dell’arte, niente di più o meno. Posso capire che Antonio dica altro per timore del fallimento, ma chi guarda con occhio neutrale sa che è così.
Così come dirlo non è certo un attentato alla napoletanità: anche perché 2 anni fa i napoletani erano tutti offesi perché non li avevano messi tra i favoriti, adesso sono tutti offesi perché li considerano favoriti. Insomma qualsiasi cosa si dica sul Napoli diventa un atto di lesa maestà.
Il che a pensarci bene, rende Conte il più adatto allenatore che il Napoli abbia mai avuto nella sua storia.