Dramma nel nostro Paese: la rottura del legamento crociato e del perone costringe a un lunghissimo stop. Ecco tutti i particolari
Lo sport talvolta si rivela un’attività pericolosa e ricca di insidie. Ce lo ha drammaticamente ricordato quanto accaduto al ‘Franchi’, teatro del match, poi rinviato a data da destinarsi, tra i padroni di casa della Fiorentina e i campioni d’Italia in carica dell’Inter.
Al 16′ Edoardo Bove si è accasciato privo di sensi sul manto erboso in seguito a un arresto cardiaco provocato, secondo quanto si legge nel referto medico al suo arrivo all’Ospedale ‘Careggi’ di Firenze, da una torsione di punta, un specifico tipo di tachicardia ventricolare.
Per fortuna, grazie anche ai tempestivi soccorsi, il 22enne centrocampista della Fiorentina si è ripreso ed è fuori pericolo. Certo, il ritorno in campo al momento non è neanche un’ipotesi ma, come detto, l’importante è che il peggio sia passato. Comunque, anche quando non si rischia la vita, come nel caso dell’ex Roma, le conseguenze di un problema possono essere drammatiche come nel caso della rottura del legamento crociato e del perone che, infatti, costringe a un lunghissimo stop.
Sci alpino, rottura crociato e perone per Teresa Runggaldier: l’Italia perde una sciatrice in ascesa
Momento decisamente negativo per lo sci alpino italiano. Ai deludenti risultati in pista si aggiunge il grave infortunio di Teresa Runggaldier che era in grande ascesa. La 25enne altoatesina ha interrotto anzitempo il raduno della squadra femminile di velocità a Copper Mountain (Stati Uniti) in preparazione allo Speed Opening di Beaver Creek (14-15 dicembre), in seguito a una brutta caduta, nel corso di un allenamento. in conseguenza della quale si è procurata purtroppo la rottura del legamento crociato e del perone della gamba destra.
Un grave infortunio che fa scorrere i titoli di coda sulla stagione agonistica della discesista azzurra, originaria di Selva Val Gardena, ancora prima che la classe 1999 si presenti al cancelletto di partenza per la discesa inaugurale di sabato 14 dicembre. La figlia d’arte (suo papà è Peter che fu protagonista del team italiano negli anni ’90 conseguendo lusinghieri risultati) si sottoporrà a ulteriori accertamenti, in accordo con la Commissione Medica FISI, per stabilire il cronoprogramma del percorso di recupero.
Teresa Runggaldier era reduce dalla miglior stagione della carriera in cui ha collezionato sette piazzamenti in zona punti nel circuito maggiore avvicinandosi anche alla top10 in un paio di occasioni, nello specifico, con il 13° posto nel SuperG di Kvitfjell e l’11° nella discesa libera di Crans Montana. Uno stop, dunque, che proprio non ci voleva visto che interrompe l’ascesa al vertice dello sci alpino della 25enne figlia d’arte che, comunque, ne siamo certi, ritornerà all’attività agonistica più forte di prima dell’infortunio.