Coppa d’Inghilterra. Davide contro Golia. Da sempre. La più antica competizione nazionale, domestica, della storia del calcio europeo. Una vera e propria ricchezza culturale per tutta l’Inghilterra, invidiata dal resto del Pianeta. D’altronde si sa, sono loro che hanno inventato il Football. E se tutte le prime pagine più rilevanti destinano le attenzioni alla Premier, il calcio britannico propone al contempo la stessa FA Cup, perché quel fascino intramontabile della terra e della competizione dove tutti possono sognare non tramonta mai. Magia FA Cup: Davide contro Golia. E ieri, tanto per cambiare, nonostante tempo e decenni che passano, mezzo Regno Unito s’è arrestato: sette di sera britanniche, se negli anni settanta/ottanta era tempo di radio stavolta tempo di social e canali web, pur sempre eternamente tempo di sorteggio del terzo turno. Già, quello più atteso, quello d’Epifania, ma soprattutto quello in cui entrano le squadre di Premier e Championship, quello in cui le favole sopravvissute alle prime eliminatorie sognano di sfidare campioni ammirati soltanto in televisione.
TERRA DEI SOGNI
Quest’anno soltanto due team, tra le 64 protagoniste del sorteggione dei sogni, fuori dalla piramide professionistica delle prime quattro leghe. solo il Tamworth, piccolo comune delle Midlands appartenente ai semiprofessionisti della National League, così come il Dagenham & Redbridge sempre di quinta serie. Sognavano in grande e almeno una è stata decisamente accontentata: spumanti e settimo cielo a Tamworth, dove arriverà il Tottenham di Postecoglou. Spurs ancora una volta protagonisti di questi meravigliosi salti nel sublime e romantico ignoto britannico. cinque anni fa pensate salirono fino a Crosby per affrontare quel Marine d’ottava serie, un momento di storia assoluta della Coppa d’Inghilterra quando gente come Mourinho e Bale, pensate, fu immortalata a giocare e calcare sostanzialmente parchi, giardini e quartieri di pescatori dell’ultimo tratto di costa occidentale sotto la Scozia. Magia FA Cup: Davide contro Golia. Inimitabile.
DESTINI STELLARI
Ma anche stavolta, quel sorteggio libero dove ogni pallina vale l’altra e qualsiasi quartiere si sente la più grande d’Inghilterra, quelle magnifiche urne non potevano tradire. Accrington vola a Liverpool, Bromley a Newcastle, Salford all’Etihad per affrontare Guardiola e Manchester City. Città di quarta serie in casa delle più grandi, visite gratuite a templi del calcio britannico come Anfield o St James’ Park. Una pallina vale l’altra, già, ecco perché scherzi del destino presentano in egual maniera anche sfide Premier da leccarsi i baffi. Il derby cromatico tra Aston Villa e West Ham ma soprattutto, come fosse un Wycombe – Pompleys (lo è, ndr) un pazzesco Arsenal – Manchester United che decreterà l’immediata e prematura uscita di scena di una delle due come sempre storicamente favorite alla vittoria finale. Niente male, infine, lo scontro tra Everton e Peterborough. Molto chiacchierato a livello mediatico, di storie e destini. Se non altro perché Ashley Young, l’ex United ed Inter ancora in attività a quasi quarant’anni, potrà affrontare nientepopodimenoche che suo figlietto Tyler, appena diciottenne. Storie uniche, storie di FA Cup.
TERZO TURNO COMPLETO
Per completezza d’informazione estendiamo il sorteggio completo, in rigoroso ordine cronologico: Southampton-Swansea, Arsenal-Manchester United, Exeter-Oxford, Leyton Orient-Derby County, Reading-Burnley, Aston Villa-West Ham, Norwich-Brighton, Manchester City-Salford, Millwall-Dag&Red, Liverpool-Accrington, Bristol City-Wolves, Preston-Charlton, Chelsea-Morecambe, Middlesbrough-Blackburn, Bournemouth-WBA, Mansfield-Wigan, Tamworth-Tottenham, Hull-Doncaster, Sunderland-Stoke, Leicester-QPR, Brentford-Plymouth, Coventry-Sheffield Wednesday, Newcastle-Bromley, Everton-Peterborough, Wycombe-Portsmouth, Birmingham-Lincoln, Leeds-Harrogate, Nottingham Forest-Luton, Sheffield United-Cardiff, Ipswich-Bristol Rovers, Fulham-Watford, Crystal Palace-Stockport.