Nel campionato Primavera 1 – che a Sportitalia è sempre di casa – sta facendo parlare di sé in questa stagione l’attaccante del Lecce Sandro Bertolucci, talento francese (ma di origine italiana) classe 2005 arrivato in estate dal Monaco: 8 gol e 2 assist per lui nelle prime 13 apparizioni. Il suo agente, Yvan Le Mee, è intervenuto presso la nostra redazione per parlarci di lui – e di Rafia, che rappresenta – ed anche di altri talenti transalpini che potrebbero diventare obiettivi per i club italiani.
Ci parla di Bertolucci?
“E’ una prima punta che vede la porta come pochi. Ci sono due tipi di attaccante per me: quelli sui quali devi lavorare per trasformarli in bomber e quelli che già nascono con questa indole. Lui è della seconda classe. Infatti è sempre stato un 9 senza mai cambiare di posizione. Si è già allenato diverse volte con la prima squadra”.
Lo vedremo presto in A?
“Se sei all’Inter, dove ci sono 4-5 attaccanti è difficile trovare spazio. Al Lecce non essendoci questa situazione all’occorrenza può essere utile. Lo abbiamo visto con un fenomeno come Camarda a Milano, al Lecce a maggior ragione dato che c’è grande attenzione verso i giovani”.
A chi somiglia?
“Parlando con la massima umiltà e solamente come tipo di caratteristiche, è come Gilardino. Buon gioco aereo, pur non essendo alto 2 metri, fa gol sia di destro che di sinistro, con movimenti innati”.
Voi avete portato Bonny al Parma: rispetto a lui com’è?
“Bonny è uno che ha grandissima tecnicità, si è trasformato in punta vera che fa benissimo, ma prima nasceva in un ruolo più da trequartista. Bertolucci è più punta pura”.
Come nacque la trattativa?
“Il Lecce cercava una prima punta da 15-20 gol. Il mio amico Corvino dice sempre che puoi sbagliare la moglie, ma non l’attaccante. E su di lui c’era da tempo il suo interesse. Bertolucci aveva fatto tripletta contro la Juventus Under 19 quasi un anno fa e penso che sicuramente il Lecce avesse seguito quella partita. Poi lo hanno continuato a seguire al Monaco, dove hanno tanti talenti. In Francia è più comune trovare giocatori di tecnica e corsa, quello di Bertolucci è un profilo più italiano, non a caso lui è di origine italiana, zona Roma. Lui era interessato al campionato italiano ed il Lecce ha usato gli argomenti giusti”.
E’ una “Corvinata”, come diciamo qui?
“Sicuramente. Poi c’è Piluso, che fa un grande lavoro dal punto di vista giovanile ed ha avuto un ruolo importante per fargli capire che ruolo avrebbe avuto. Aveva una stagione ancora di contratto, poi abbiamo trovato l’accordo, nonostante stiamo parlando da un lato di un club che fa la Champions League e dall’altro di una società che fa mercato senza grande budget, ma con tanta competenza”.
Altri club lo avevano cercato?
“Due club, ma non sono andati oltre ad un sondaggio. Allora il Lecce è andato avanti con forza”.
Che ne pensa di Cherki? Al Lione per la situazione finanziaria sembra che a gennaio si possano trovare delle buone occasioni.
“Cherki è fortissimo, può diventare più continuo, ma è un fuoriclasse. Sarà un’uscita immagino da almeno 25 milioni di euro per il Lione, immagino. Il calcio italiano per lui lo vedo come una possibilità, è ideale per lui”.
Bouaddi del Lille?
“E’ un fenomeno di 17 anni. E’ fortissimo. Penso che sia già escluso dall’Italia per motivi economici, per il semplice fatto che immagino arriveranno squadre come Real Madrid, Manchester City o Bayern Monaco, secondo me partirà per cifre da 60 milioni di euro in su”.
Il Napoli sembrava interessato a lui.
“Non lo so, non sono il suo procuratore, ma come dicevo secondo me è già un profilo fuori mercato per le italiane”.
Akliouche è un altro che ormai è fuori mercato, o come italiani siamo ancora in tempo?
“A breve sarà sicuramente in Nazionale, lo vedo come quello che raccoglierà l’eredità di Griezmann. E sì, lo vedo come un giocatore fuori mercato per tutti eccetto che per la Premier League ed i top club, in Europa. Se hai i soldi puoi arrivare all’ultimo momento, senza devi arrivare prima: oggi è già troppo tardi”.
Rafia con Giampaolo è partito bene?
“Ha fatto una bella partita ieri contro la Juventus, distruggendo il gioco bianconero e riuscendo ad aiutare i compagni a conservare il possesso, cosa non facile contro i bianconeri. E’ stata una partita difficile, ma penso abbia dimostrato di poter essere a suo agio con le idee di Giampaolo, al quale piacciono i giocatori di calcio puri come lui, che fa sia il 10 che l’8. Mi sembra ci sia una bella connessione tecnica ed umana fin da subito”.
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