Potrebbe esserci l’addio definitivo: dietro le quinte si sta giocando una partita che potrebbe cambiare il destino di uno degli eventi più amati dagli sportivi italiani
Tadej Pogacar scalda già i muscoli. Ancora pochi giorni di vacanza e poi inizierà la preparazione in vista del 2025 che lo vedrà di sicuro tra i grandi protagonisti. Per il fuoriclasse sloveno del ciclismo la stagione scatterà a febbraio quando dal 17 al 23 è in calendario lo UAE Tour, la corsa di casa della sua squadra, la UAE Emirates.
Ma il 26enne campione è atteso soprattutto nelle classiche monumento e nelle grandi corse a tappe, con i suoi principali avversari che hanno il dente avvelenato e sono, quindi, desiderosi di rivincita e riscatto dopo le tante sberle prese da Tadej la scorsa stagione. In pratica, Pogacar ha vinto dovunque tanto che si fa prima a elencare le corse in cui non ha trionfato.
Tuttavia, in queste ore a impensierire il fenomeno del ciclismo moderno non sono i suoi agguerriti avversari che puntano a detronizzarlo. Tadej ha altro per la testa visto che deve fare i conti con un possibile addio definitivo che potrebbe influenzare la sua programmazione della nuova stagione.
Gli appassionati di ciclismo sono impazienti di conoscere il percorso del prossimo Giro d’Italia. In origine la serata era programmata per il 12 novembre ma a pochi giorni dall’evento è stata rinviata a causa di un non meglio precisato problema tecnico. La serata in cui verranno tolti i veli al nuovo percorso della ‘corsa rosa’ dovrebbe essere stata ricalendarizzata per metà gennaio ma non c’è ancora una data ufficiale.
Tra le cause dello slittamento, oltre alle difficoltà nella chiusura della trattativa con l’Albania che dovrebbe ospitare le prime tre tappe della ‘corsa rosa’, anche la riorganizzazione interna a RCS Media Group, la holding cui fa capo RCS Sport, organizzatrice del Giro d’Italia e di altre corse tra cui la Milano-Sanremo, il Giro della Lombardia e la Tirreno-Adriatico.
Ebbene, come anticipato da ‘Il Giornale’, tale ristrutturazione potrebbe preparare il terreno a una cessione Giro d’Italia e delle altre corse RCS al fondo saudita Pif che già detiene la proprietà del Newcastle, club che milita in Premier League, e che sarebbe disponibile a investire 250 milioni di euro nell’ambito del progetto ‘One Cycling’ che rivoluzionerebbe il mondo del ciclismo. Di fatto sarebbe una sorta di Superlega privata.
Non a caso a promuoverla sono otto squadre World Tour per bypassare lo strapotere dell’UCI, il governo mondiale del ciclismo, e di ASO, la società del Tour de France, e mettere così le mani dei diritti televisivi delle corse ciclistiche. Insomma, tutto il mondo (dello sport) è paese, è sempre una questione di denaro.
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