Pareggio casalingo contro il Ludogorets in Europa League e sconfitta esterna a Parma. La Lazio di Marco Baroni ha frenato e forse non poteva essere altrimenti. La squadra biancoceleste nell’ultimo mese aveva fatto un clamoroso sprint verso la testa della classifica e non conosceva sconfitte addirittura dal 19 ottobre, quando allo Stadium perse contro la Juventus. Un periodo lunghissimo dove la squadra dell’ex allenatore di Lecce e Verona aveva dato prova di grande crescita. Ora è il momento di tenere i denti stretti e andare oltre.
Lazio, calo fisiologico
Il calo di tensione che ha permesso al Parma di segnare addirittura tre reti può tranquillamente essere considerato fisiologico. La Lazio è una squadra che ha bruciato le tappe della crescita tecnica e tattica. La rincorsa di questo mese e mezzo è stata usurante, perché i bianconcesti hanno giocato tanto e hanno vinto tanto. Ieri, la squadra è arrivata un po’ svuotata di energie nervose e fisiche. Inoltre, nelle ultime settimane è emerso anche qualche problema fisico. Gli ultimi sono quelli che hanno colpito Vecino e Dia, dopo quello che aveva levato a Baroni uno dei suoi uomini migliori come è Tavares.
Ma ora è momento di stringere i denti e non abbattersi. Giovedì sera all’Olimpico arriva il Napoli per gli ottavi di finale di Coppa Italia. Una gara importantissima perché la Coppa Nazionale è un obiettivo su cui la squadra di Marco Baroni può puntare con forza e convinzione. Lo scorso anno la corsa della Lazio (prima di Sarri e poi Tudor) si infranse sulla Juventus di Allegri in semifinale. E il bilancio (finora positivo), con una vittoria in Coppa, può solo migliorare.