Criticare Gravina per le vicende giudiziarie non avrebbe senso. Come vedete non lo abbiamo mai fatto e mai lo faremo. L’uomo va rispettato, il Presidente federale va giudicato e criticato se occorre. A Gravina auguriamo di vincere tutte le battaglie legali anche perché non abbiamo motivo di dubitare della sua lealtà che in questa vita calcistica ha sempre dimostrato. Attaccare Gravina su case, quadri e libri non ci interessa. E’ un gioco che non ci piace. Il rispetto della persona viene sempre prima di tutto. Anche perché se vogliamo giocare a fare i Santi chiudiamo il calcio italiano questa mattina. Detto questo Gravina lo critichiamo, e anche tanto, sui temi federali, di sistema e di riorganizzazione del calcio. I cicli finiscono e il suo è finito ma deve ammetterlo e non doveva ricandidarsi. Tre mandati per uno che già in due non ha fatto nulla è davvero uno spreco di tempo. Tranne l’Europeo vinto ha sbagliato tutto. Dalle umiliazioni delle qualificazioni mondiali all’ultimo indecente Europeo passando per la gestione di Mancini e degli oriundi. Gravina, se lasciasse oggi, lascerebbe un calcio a pezzi. Senza mezza riforma con il 95% dei presidenti professionisti che perde soldi e vuole vendere il proprio club. Le regole sui giovani sono imbarazzanti e vanno abolite. La ripartizione dei soldi, la riforma dei campionati, le strutture e potrei continuare all’infinito. Non ha vinto una partita. Gli arbitri allo sbando è un altro problema che gli compete ma che nasconde sotto i faldoni. Troppi scandali mai affrontati. Diciamo No a Gravina perché un Presidente di club può andare via o può restare ma i soldi ce li mette lui, fa l’imprenditore e deve dare conto solo ai suoi tifosi. Il Presidente Federale non rappresenta 1-2-3 milioni di persone bensì rappresenta gli italiani. E’ una carica politica governativa. Se non vai ai Mondiali automaticamente Presidente e CT devono andare a casa. Non sei un Presidente che mette soldi ma un Presidente che ne guadagna tanti. Ci vogliono dei paletti. Non può esserci un terzo mandato dopo tutti questi anni di fallimenti gestionali. Dentro e fuori il campo. Gravina sarà ricordato per il miracolo Castel di Sangro. Da Presidente della serie C aveva delle buone idee ma come Presidente federale ha fallito e tutta Italia non vuole la sua conferma. La sua reputazione è crollata e, piaccia o meno, il numero 1 della FIGC deve tener conto anche del popolo. Il calcio è di tutti e oggi tutti vogliono il cambiamento. Questo non significa che quando si cambia le cose migliorino ma almeno proviamoci. Se prendiamo per la terza volta la stessa strada, già sappiamo che quella è piena di buche e nessuno ha rifatto per anni il fondo stradale.