Novak Djokovic, scivolato al settimo posto del ranking mondiale, non si dà per vinto: l’annuncio promette battaglia
All’attivo di Djokovic, dopo un 2023 in cui aveva trionfato in 3 major su 4, perdendo la sola finale di Wimbledon contro Carlos Alcaraz, si annovera solamente una semifinale in Australia, un’altra finale ai Championships e l’ultimo atto, peraltro perso, contro Jannik Sinner nel Masters 1000 di Shanghai. Questo il bottino del più che deludente, per lo meno relativamente ai tornei del circuito ATP, 2024 del fuoriclasse slavo.
Ovviamente non si può non ricordare la leggendaria impresa di Parigi alle Olimpiadi, uno dei grandi obiettivi stagionali – anzi, vera ossessione di un’intera carriera – del campione. Relativamente però al circuito ufficiale ATP, non può non destar scalpore il crollo nel ranking mondiale del tennista serbo, scivolato addirittura al settimo posto della classifica, ormai congelata fino ai prossimi tornei che inizieranno col nuovo anno.
C’è stato un po’ di tutto nello strano 2024 del fenomeno di Belgrado. La separazione da Goran Ivanisevic, suo coach da quasi 5 anni, è stato uno dei grandi cambiamenti nella stagione di un campione che, nel frattempo, ha visto ritirarsi due dei suoi più grandi rivali nel corso degli ultimi 20 anni di carriera.
Prima Andy Murray, poi Rafa Nadal, hanno appeso la racchetta al chiodo con modalità e tempi diversi. Proprio il britannico, omaggiato da Nole nel giorno dell’addio, è recentemente entrato a far parte dello staff del 24 volte campione Slam. Una scelta spiegata nel dettaglio dallo stesso Djokovic, intervenuto ai microfoni di ‘Sky Sport’.
Djokovic non si arrende: “Entusiasta di Andy Murray”
“Stavamo pensando a diverse persone quando abbiamo cominciato a discutere della possibilità di Andy Murray. Così ho deciso di fargli una telefonata e vedere quello che sarebbe successo. All’inizio l’ho preso un po’ alla sprovvista perché non se lo aspettava ma siamo riusciti ad entrare in connessione molto presto e dopo qualche giorno ha accettato“, ha rivelato Nole.
Il serbo ha quindi aggiunto di essere entusiasta in quanto questa collaborazione “è una sorpresa anche per me e credo che sia entusiasmante anche per il tennis”.
“Io sono ancora molto determinato. Il mio fisico sta bene e ho la motivazione di vincere ancora degli Slam, fare la storia del nostro sport. Questo è il motivo per cui ho chiesto ad Andy di lavorare con me, ho ancora in mente dei programmi importanti fino a quando riuscirò. Non ho ancora in mente nessuna data o periodo in cui mi ritirerò. Continuerò ad andare fino a quando sarò uno dei favoriti per vincere i titoli più importanti nel mondo del tennis”, ha concluso un agguerrito Djokovic.