Gianmarco Tamberi commuove tutti: le dichiarazioni dell’oro olimpico di Tokyo regalano grandi emozioni
Sono stati giorni di tremende emozioni, tutte positive, per Gianmarco Tamberi. Il portabandiera delle Olimpiadi di Parigi, sicuramente il personaggio più discusso in Italia durante gli ultimi Giochi, ha infatti prima aperto il suo cuore in televisione durante il programma Belve, e successivamente ha ricevuto la laurea honoris causa in Scienze dello Sport dall’Università di Urbino.
Un doppio momento che gli ha permesso ancora una volta di lasciarsi conoscere meglio dai suoi fan e di lasciarsi andare a dichiarazioni davvero commoventi.
Durante la lectio magistralis tenuta nell’ateneo marchigiano, l’altista ha voluto spiegare quanto, nella sua vita, siano state determinate le scelte. La prima nel 2009, anno in cui si trovò a dover decidere quale strada intraprendere come sportivo: “Mi sono trovato a un bivio, dovevo scegliere se continuare con il basket, lo sport che amavo, o passare al salto in alto, la disciplina per cui ero nato“.
Ovviamente in quel momento la sua decisione è stata quella corretta, altrimenti non avrebbe vissuto la straordinaria carriera che lo ha portato a essere, con pochi dubbi, uno dei migliori saltatori nella storia dell’atletica italiana, e forse anche mondiale. Ma quella decisione, per quanto fondamentale, non è stata l’unica decisiva nella sua carriera. Lo ha confermato lo stesso Tamberi, sorprendendo ancora una volta tutti i suoi tifosi.
In anni più recenti, dopo l’oro olimpico vinto a Tokyo, Gimbo si è trovato a dover prendere la decisione più difficile: ha deciso di abbandonare la guida tecnica del padre, colui che lo aveva allenato per 13 lunghi anni. I problemi relazionali tra i due erano infatti troppi, e Tamberi ha capito che non avrebbe più potuto andare avanti.
“Ho scelto di mettermi alla prova per capire se potessi raggiungere gli stessi risultati anche con qualcun altro al mio fianco“, ha dichiarato l’atleta marchigiano. E ancora una volta ha avuto ragione, se si esclude la parentesi sfortunata di Parigi, in cui non ha potuto confermare il suo oro olimpico a causa della colica che lo ha colpito a pochi giorni dalla gara.
Consapevole di avere comunque un conto aperto con il destino, dopo quanto accaduto negli ultimi Giochi, sportivamente tragici per lui, Tamberi si è comunque voluto proiettare sul futuro. E anche se il tempo scorre e l’età avanza, non ha voluto chiudersi alcuna porta, nemmeno quella delle prossime Olimpiadi.
A Los Angeles arriverebbe all’età di 36 anni. Tanti, forse troppi anche per uno straordinario atleta come Gimbo. Ma provarci è d’obbligo: “So cosa significherebbe per me a livello emotivo provare a vincere un altro oro olimpico“.
Non è quindi ancora ufficiale, e non potrebbe esserlo. Valuterà di anno in anno, di mese in mese, di giorno in giorno. Ma la sensazione è che il ‘dottor’ Tamberi non abbia alcuna intenzione di mollare, e se anche vedrà solo uno spiraglio per Los Angeles, farà di tutto per riuscire ad esserci.
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