Emergono nuovi dettagli sul rapporto molto stretto tra Jannik Sinner e Matteo Berrettini. Il paragone è davvero commovente
Il tennis italiano sta vivendo il momento di maggior splendore di sempre. Sia in ambito maschile che in quello femminile, gli atleti azzurri hanno conquistato entrambe le competizioni mondiali a squadre.
Il 2024 ha visto l’Italia del tennis vincere sia la Coppa Davis che la Billie Jean King Cup. Senza ovviamente dimenticare gli ottimi risultati individuali e di coppia come la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024 per il doppio femminile Errrani-Paolini, oppure le tante vittorie di Jannik Sinner, numero uno nel ranking ATP ormai da tutto l’anno.
L’ultimo grande trionfo azzurro è arrivato proprio nella Davis, con il successo dell’Italia in finale contro l’Olanda. Tutto merito del tandem Sinner-Berrettini, capaci assieme prima di far fuori la resistenza argentina, poi gli australiani in semifinale e liquidare i rivali orange nella finalissima di Malaga. Un bis straordinario, vista la vittoria già nel 2023, che ha confermato la forza e la competività di questi due campioni italiani.
Sinner-Berrettini e il paragone che commuove gli sportivi
Jannik Sinner e Matteo Berrettini sono atleti agli antipodi. Elastico, rapido e molto tecnico il primo, muscolare e potente il secondo. Insieme formano un’accoppiata vincente che ha avuto il merito di calarsi al meglio anche nell’improvvisato tandem di doppio in Coppa Davis, vincitore nella sfida decisiva dei quarti di finale contro l’Argentina. Tra i due, inoltre, c’è un rapporto di grande amicizia e stima reciproca cresciuto nel tempo e che si sta consolidando sempre più.
Ad elogiarli ci ha pensato Paolo Bertolucci, interpellato da Telenord proprio sui risultati azzurri e sull’esplosione di questa accoppiata vincente. “Su Sinner, quattro anni fa avrei già messo la mano sul fuoco. Forse ha anticipato i tempi. Mentalmente è incredibile ed è cresciuto molto anche dal punto di vista fisico. Dobbiamo però renderci conto che nello sport si può anche perdere. Con Berrettini ha dimostrato che si sa adattare a tutto. Loro due come Vialli e Mancini, campioni e amici? Sì, anche se il nostro sport diventa di squadra solo una volta all’anno”.
Un bellissimo paragone tra i due campionissimi del tennis e la coppia che fece grande la Sampdoria nel calcio italiano. Ovviamente una similitudine che commuove gli appassionati, nel ricordo di Gianluca Vialli, scomparso due anni fa per un male incurabile.