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Napoli, Conte: “Kvara è in crescita. Raspadori? Non farò andar via calciatori che ritengo forti”

In vista della gara di domenica contro il Torino, il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa.

Due mesi in vetta, come si fa a non farsi condizionare negli allenamenti ed in partita?
“Dobbiamo essere realisti e sapere che siamo solo alla tredicesima giornata e nel giro di pochi punti ci sono sei squadre. E’ un campionato finora equilibrato, a mio parere non penso rimarrà così fino alla fine. La rosa è molto cresciuta come livello dei singoli rispetto a Dimaro, va dato merito ai ragazzi che hanno voglia di migliorare”.

Vanoli che percorso sta avendo dopo le esperienze con lei?
“Paolo è un ragazzo serio e un grande lavoratore, ha lavorato nel mio staff, è un ragazzo curioso, perbene, mi è dispiaciuto quando ha deciso di staccarsi per intraprendere una strada diversa, ma al tempo stesso ero orgoglioso di aver potuto dare qualcosa a lui e lui mi ha dato qualcosa in quegli anni”.

Oriali in un’intervista ha detto che Inter e Atalanta sono le favorite ed il fuoriclasse è Conte, è d’accordo?
“Lele è un amico, il martedì, mercoledì e giovedì europeo hanno confermato che in Italia iniziamo ad avere un livello tattico, tecnico molto elevato altrimenti non ti imponi in questa maniera come stanno facendo Inter, Atalanta, Juventus in casa dell’Aston Villa perché so che stadio è, il Milan, senza tralasciare la Roma, sai, mi viene da pensare quando si sottovalutano delle vittorie. La Roma è una signora squadra, l’ha dimostrato in casa del Tottenham. La Fiorentina, la Lazio stessa. Il calcio italiano è cresciuto in maniera importante”.

Si aspetta un Kvara con ancora più voglia e carica a Torino?
“Come determinazione e voglia è in continua crescita, è un ragazzo che ha voglia di crescita, ha solo 23 anni ed è sul pezzo, sintonizzato con gli altri, io quello che vedo in campo è voglia di fare step in avanti e quando vedo questo sono tranquillo e sereno. Poi parliamo di un bravo ragazzo che ha capito che può crescere tanto e sta lavorando tanto per farlo e diventare uno di livello top”.

Ha detto che è mancato cinismo, come si ottiene questa cattiveria?
“Dobbiamo migliorare in maniera forte quando arriviamo lì, negli ultimi 30 metri, nella scelta, nella qualità. Ma dopo ogni allenamento sono contento per l’applicazione dei ragazzi, ogni volta che affrontiamo una situazione specifica e si applicano al 200%, quando vedo questo sono felice”.

In casa del Torino in difficoltà.
“In difficoltà, ma io le partite le ho viste, le ho analizzate. Sono partiti benissimo, poi hanno avuto l’infortunio di Zapata che stava su livelli importanti, ma è un gruppo solido, ha buona qualità, è a metà classifica in maniera tranquilla e senza una vittoria da tempo, quindi ci sono valori. Dovremo fare grande attenzione, è una partita da affrontare nella giusta migliore, con rispetto della qualità dell’avversario e dell’ambiente che troveremo e della loro storia”.

Raspadori ha chiesto più spazio qualche giorno fa (ufficio stampa chiarisce che è un’intervista di un mese fa, ndr), ha in mente di coinvolgerlo di più?
“E’ un giocatore importante, forte, io ho intenzione di rinforzare il Napoli e non indebolirlo, questo deve essere chiaro a tutti per il presente e per il futuro. Sta crescendo, ho un’idea mia su Giacomo e sono molto contento. Che sia chiaro anche per il futuro, io voglio rinforzare il Napoli e non indebolirlo e non sarò così stupido da lasciar andare giocatori che ritengo forti. L’ho fatto quest’estate, avendo anche ragione, lo farò anche adesso e nella prossima finestra. Noi vogliamo rinforzarci, non sarò stupido da indebolirlo”.

Sui mancini del Napoli.
“In alcuni ruoli preferisco il piede invertito, poi c’è il terzino sinistro si definisce sinistro perché deve essere sinistro, poi c’è Spinazzola. C’è chi è bravo con entrambi i piedi. Siamo al 60% mancini e siamo contenti da questo punto di vista”.

Federico Calabrese

Federico Calabrese, classe 2000, è un giornalista pubblicista. In libreria è uscito con “Volare libero”, l’autobiografia di Gianluca Pagliuca e con “Istinto puro”, l’autobiografia di Sébastien Frey.

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