Scompare improvvisamente una promessa dello sport: straziante dolore per chi lo ha conosciuto e per tutti i tifosi e gli appassionati
Il 2024 ha regalato agli appassionati di sport emozioni e imprese storiche. L’Oscar di sportivo italiano dell’anno non che può che essere assegnato a Jannik Sinner. Il 23enne di San Candido nel suo leggendario 2024 ha vito 73 match, con sole 6 sconfitte, 29 vittorie negli ultimi 30 match, per uno stratosferico 92.4% di trionfi, la percentuale più alta in una stagione da Djokovic nel 2015 (93.2%, 82-6).
Titoli decisamente non banali: due Major, Australian Open e Us Open, tre Masters 1000, Miami, Cincinnati e Shanghai, le Atp Finals e la ciliegina della Coppa Davis, la seconda consecutiva, il quinto nella storia ad alzarla al cielo da numero 1 del ranking Atp. Prima di lui c’erano riusciti soltanto John McEnroe (1981-1982), Jim Courier (1992), Pete Sampras (1995) e Rafael Nadal (2019), tutti miti della racchetta.
Numeri, dunque, da capogiro che lo candidano tra gli sportivi italiani più grandi di sempre. Per un’ Italia dello sport che sorride per i trionfi dell’altoatesino ci sono, però, i tifosi di un’altra disciplina che versano copiose lacrime per un altro lutto che devasta il mondo dello sport mondiale.
Addio a Tuur Hancke, promessa del ciclismo
Il mondo del ciclismo è in lutto per l’improvvisa scomparsa di Tuur Hancke, promessa del pedale, per un beffardo scherzo del destino, nel giorno del suo 19esimo compleanno. A rendere nota la notizia è stata la sua squadra, la Gaverzicht-BE Okay-Van Mossel: “Siamo profondamente rattristati per la morte improvvisa di Tuur Hancke”, si legge nel comunicato pubblicato sui canali social.
“Tutti i corridori e i membri dello staff societario conservano splendidi ricordi di Tuur, un ragazzo sempre rispettoso, sempre sorridente, amato da tutti. Purtroppo ora non c’è più tempo per costruire nuovi ricordi. Auguriamo a tutti coloro che hanno conosciuto Tuur tanta forza: prima di tutto, alla sua famiglia. ai suoi compagni di squadra e agli amici dentro e fuori dal team“, prosegue il comunicato.
Soltanto un mese fa Tuur Hancke aveva deciso di prendersi una pausa dal ciclismo sia perché si era reso conto che non sarebbe diventato un professionista nel giro dei prossimi anni sia per le crescenti difficoltà nel conciliare gli impegni scolastici con l’intensità degli allenamenti e delle gare. Ora purtroppo ha smesso di correre in bicicletta per sempre, tuttavia idealmente continuerà a pedalare al fianco dei suoi compagni di squadra così come il suo ricordo sarà sempre vivo nel cuore di chi lo ha conosciuto e dei tanti appassionati di ciclismo che hanno potuto solo intuire le sue potenzialità.