Paulo Fonseca, allenatore del Milan, in conferenza stampa ha presentato la partita contro l’Empoli, in programma domani alle 18:00 a San Siro.
Si parla sempre di equilibrio.
“Con la Juve siamo stati più organizzati, con lo Slovan meglio in transizione. Sembra che miglioriamo in qualcosa, poi sorgono altri problemi. Ma non è perché si vince che bisogna pensare che vada tutto bene chiudendo gli occhi ai problemi. Io non posso chiudere gli occhi, abbiamo parlato dei problemi”.
Qual è il problema più grande?
“Spesso i problemi arrivano con le partite. Contro la Juve abbiamo lavorato tanto sull’organizzazione difensiva e la squadra ha fatto bene. Adesso abbiamo avuto una squadra di transizione e abbiamo avuto problemi. In ogni caso siamo la quinta difesa del campionato, noi lavoriamo per migliorare. I giocatori lo capiscono. È importante lavorare sul problema. Abbiamo vinto. Va tutto bene? No. Quando lavoriamo sul problema avuto in partita la squadra ha una risposta positiva”.
È ripercorribile il Milan a due punte?
“Parliamo di un’idea che rimane nella mia testa. È una opzione quando penso che possa essere un vantaggio”.
Perché il Milan non riesce a far valere il divario tecnico rispetto alle avversarie?
“Non è facile in Italia essere dominanti, vogliamo l’equilibrio, sentire che la squadra crea opportunità avendo una sicurezza difensiva. A Bratislava c’era la possibilità di dominare la partita, ma abbiamo subito il pareggio e la squadra lo ha accusato”.
Leao è meglio averlo in campo che in panchina?
“Ora sì. Con lui ho usato due strategie: una non ha avuto risultati, gli altri sì. Sono contento che Rafa abbia avuto questa reazione, adesso voglio continuità. La squadra ha bisogno di questo Rafa”.
Cosa bisogna fare rispetto alle altre gare per non avere problemi domani?
“In Italia bisogna avere due volti offensivi: contro Juve e Slovan c’è un volto, ne serve un altro per affrontare Empoli e Atalanta”.
Chi gioca in difesa?
“Ho una coppia più stabile delle altre, però dobbiamo capire anche che ci sono tante partite e non possiamo giocare sempre con gli stessi. So che sarebbe importante far giocare gli stessi giocatori in difesa, ma ci sono tante partite e ci sono anche degli infortuni. Voi non parlate molto di questo, ma noi non abbiamo infortuni. E il motivo è anche perché facciamo questo tipo di gestione”.
I nove punti di distacco vi preoccupano?
“Sì, ma sono positivo”.
Si può dominare un po’ più compatti a centrocampo, lasciando spazio ai nostri giocatori più rapidi?
“Nell’ultima partita abbiamo avuto due momenti. Siamo stati in più momenti in avanti, con il Bratislava che difendeva con dieci giocatori davanti l’area. Abbiamo però fatto due gol con spazio. L’ideale sarebbe avere i due momenti. Quando recuperiamo palla dobbiamo capire che abbiamo calciatori per uscire veloci, ma quando non si può fare dobbiamo fare un attacco organizzato. I gol che facciamo sono più con spazio che con l’attacco posizionale o organizzato. I gol che facciamo normalmente sono molti di più col recupero palla e con spazio”.
È un problema che gli allenatori sono sempre così sotto pressione e sotto stress?
“Non possiamo scappare da questa pressione quando siamo in club come questi. Stare qui vuol dire avere pressioni in tutti i momenti, tutti i giorni. Non solo con la stampa e i tifosi, ma anche qui dentro e con i giocatori. Siamo una squadra che deve vincere sempre. Se non vogliamo avere questa pressione non possiamo stare qui, a questo livello. Non penso ci sia altro modo. Se non siamo forti non possiamo stare nel calcio a questo livello”.
Fofana riposerà?
“Non posso prendermi il rischio di farlo riposare, domani è la partita più importante. Mi aspetto che Fofana faccia una partita intelligente”.
Tante squadre davanti al Milan hanno cambiato allenatore come il Milan.
“Io sono sicuro che alla fine saremo davanti a qualcuna di queste squadre. Parliamone: abbiamo fatto la pre-stagione con tanti ragazzini. I giocatori più influenti della squadra sono arrivati solo otto giorni prima dell’inizio del campionato. Stiamo piano piano crescendo. Lavoriamo più con le immagini che con gli allenamenti, ora. Quando si cambia tanto è più difficile. Il Napoli è un caso diverso, non mi sembra che le altre squadre davanti a noi abbiano avuta una pre-stagione come la nostra. Poi molte non giocano la Champions, possono fare più turnover durante la settimana. Poi se vogliamo vedere solo il risultato sono il primo a dire che dobbiamo fare di più”.
Siete tranquilli su Bennacer?
“Stiamo aspettando per recuperarlo per la seconda parte della stagione, può essere importante per noi. Siamo fiduciosi sul recupero”.
Che squadra domani?
“Non posso dire niente, ma tanto in un’ora voi sapete la formazione. Non sono io che parlo. Magari domani ci sarà qualcosa di diverso”.