Secondo zero a zero nell’arco di pochi giorni, seconda gara attraversata senza particolari patemi, anzi con qualche rimpianto. La Juventus, ieri sera, è uscita dal Villa Park soddisfatta del risultato, ma consapevole che per ottenere di meglio serve una prestazione migliore. Performance che, in questo momento, è oggettivamente difficile richiede ai bianconeri che si sono trovati a Birmingham con 17 giocatori a disposizione, di cui 3 portieri. Non il momento più facile e felice dal punto di vista di Thiago Motta che però deve guardare avanti e prendere il buono della prestazione della Juve.
La Juventus “congela” i risultati per non farsi del male
Anche oggi i bianconeri hanno fatto i conti con un piccolo problema fisico occorso a Nicolò Savona. Le risorse per Motta cominciano a scarseggiare e anche un problema al valdostano creerebbe un problema enorme perché a quel punto I difensori a disposizione (compresi i terzini) sarebbero appena cinque.
Ed è forse anche per questa situazione a livello di rosa che la squadra bianconera anche questa sera è sembrata voler congelare la gara senza prendersi troppi rischi. Tant’è che la Juventus ha giocato soprattutto sugli uno contro uno sugli esterni e ha sfiorato il gol solo da palla inattiva.
Mai si è scoperta e non ha concesso troppo alle ripartenza della formazione inglese. Un atteggiamento molto simile a quello col Milan, un modo di affrontare le partite, persino più conservativo di quello visto a settembre. Una scelta evidentemente deliberata da parte di Thiago Motta e del suo staff che stanno cercando di limitare i danni in un momento di grande difficoltà con la rosa ridotta all’osso.
La speranza è che Savona stia bene e che, forse, la Juventus riesca a recuperare almeno Vlahovic e/o McKennie.