L’eventuale squalifica per doping che pende sulla testa di Jannik Sinner è l’unico dubbio sulla sua fantastica carriera. L’ultimo annuncio lascia tutti perplessi
Il campione di San Candido ha chiuso un 2024 da incorniciare, con 73 successi e solo 6 sconfitte, con una percentuale del 92,4% di vittoria e 9 titoli conquistati (compresa la Coppa Davis). Meglio di così è davvero difficile, ma c’è un lato oscuro.
Se non ci fosse la spada di Damocle del ricorso della WADA per la mancata squalifica per doping, Jannik Sinner sarebbe al settimo cielo. A 23 anni ha conquistato la vetta del mondo del tennis, con un vantaggio abissale nei confronti dei rivali e con un 2024 da sogno. Percentuali di vittoria da record (il nono nella storia dello sport con la racchetta), con sole 6 sconfitte nell’anno solare, roba da Federer, Nadal e Djokovic degli anni d’oro. Dallo US Open in poi ha recuperato una solidità mentale e fisica da fare invidia, perdendo solo la finale di Pechino con Alcaraz (al tie-break del terzo).
Meglio di così non si poteva fare, compresa la Coppa Davis messa in bacheca con il suo contributo decisivo. Sinner ha giocato e vinto singolare e doppio con l’Argentina e poi si è aggiudicato i suoi match con De Minaur e Griekspoor. Con l’australiano non c’è mai stata storia sin da junior, mentre con l’olandese, dopo Malaga, l’H2H recita un rotondo 6-0. Semplicemente ingiocabile Jannik, ma anche con un’umiltà fuori dalla norma, come testimoniato dal suo atteggiamento dopo la finale. Tutti pronti a festeggiare e lui che si andava a “scusare” con la panchina olandese per l’eccessiva gioia.
Le parole di Griekspoor su Sinner fanno discutere: “Non sappiamo cosa sia successo”
Lo stesso Tallon Griekspoor non ha potuto non sottolineare la gentilezza di Sinner e la splendida persona che è, complimentandosi con lui a tutti i livelli. Interpellato però sul caso doping e sull’attesa per il ricorso della WADA, il 28enne olandese ha dichiarato: “Per me, a livello personale Sinner è un ragazzo meraviglioso e un grande giocatore, ma alla fine non si sa mai cosa sia successo”.
Qualche ombra quindi resta da diradare, in attesa che arrivi la nuova sentenza del Tribunale arbitrale dello Sport di Losanna (Tas).
Solo dopo tale decisione della giustizia sportiva si potrà porre fine a questa storia, che ormai va avanti da diversi mesi. L’unica speranza è che se squalifica dovrà esserci, perlomeno non sia troppo lunga da inficiare tutta la prossima stagione.