Matteo Berrettini è riuscito nell’impresa di vincere da protagonista la Coppa Davis, insieme a Sinner e ora anche il ranking ATP torna a sorridere
Il tennista romano Matteo Berrettini si è tolto una grandissima soddisfazione dopo anni difficili. Dalle stelle alle stalle in un attimo era finito il primo finalista azzurro a Wimbledon. Ora che il fisico sembra assisterlo anche la classifica può regalare soddisfazioni.
L’Italia ha raggiunto un traguardo fantasmagorico nel mondo del tennis, diventando assieme agli Stati Uniti e all’Australia l’unica nazionale ad aver ottenuto per due anni consecutivi due finali di Coppa Davis e Billie Jean Cup (ex Fed Cup). Tra l’altro in questa stagione, uomini e donne si sono aggiudicati il trofeo, rendendo il tutto ancora più speciale. Abbiamo la Paolini in top-10 al femminile, mentre Jannik Sinner è l’indiscusso re del movimento maschile. Meglio di così era davvero difficile da chiedere. Al tavolo dei grandi si è tornato a mettere seduto anche Matteo Berrettini, che finalmente può sorridere.
Il suo periodo difficile era durato oltre un paio d’anni. Dalle stelle della finale di Wimbledon (2021) alle stalle di un eventuale ritiro anticipato. Troppi problemi fisici, troppe distrazioni mentali, un tennis che non scorreva più fluido tra le sue mani e la sensazione che il meglio fosse ormai alle spalle.
Invece la Coppa Davis 2024 ci ha restituito un Berrettini protagonista e all’altezza della situazione. Non va dimenticato infatti che il classe ’96 di Roma aveva preso parte anche alla fase a gironi disputata a Bologna nel mese di settembre. Lì fu grande protagonista contro Belgio, Olanda e Brasile.
A Malaga Berrettini è stata la scelta giusta di Volandri, colui che ha sovvertito l’esito negativo dell’esordio di Musetti. Con l’Argentina è stato decisivo nel doppio, assieme a Sinner. Contro Australia e Olanda ha portato a casa i punti nel singolare che hanno permesso all’Italia di essere campione per la seconda volta consecutiva (cosa mai successa prima). Anche se la Davis non regala punti per la classifica ATP, l’ultimo periodo di Berrettini è stato comunque positivo e adesso anche il ranking torna a sorridere.
Jannik Sinner ha chiuso l’anno con un distacco abissale nei confronti dei rivali (il più vicino è Zverev a quasi 4.000 punti). Dietro al nostro campione ci sono però tante altre punte. Lorenzo Musetti termina l’anno da numero 17 del circuito e con la medagli olimpica di Parigi. Flavio Cobolli occupa il 32° posto appena davanti a Matteo Berrettini, che si piazza al 35°. Di certo un’ottima iniezione di fiducia per preparare al meglio un 2025 che potrebbe essere ricco di soddisfazioni anche a livello personale e non solo di squadra.
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