A soli 32 anni ha deciso di dire addio al mondo dello sport: tifosi addolorati, nessuno vuole crederci
Il mondo dello sport si prepara a tributare il doveroso omaggio a un grande atleta. Nonostante abbia solo 32 anni, ha scelto già di porre fine alla sua carriera. Una decisione per certi versi difficile da comprendere e sorprendente, ma soprattutto complessa da accettare per i suoi tifosi. L’anagrafe potrebbe permettergli di giocare da protagonista ancora per diverse stagioni, ma dopo quanto successo negli ultimi anni ha deciso di dire basta con l’attività agonistica.
Smettere a 32 anni sarebbe sorprendente in diversi sport, considerando quanto si sia allungata negli ultimi tempi la carriera di buona parte degli atleti professionisti. Lo sarebbe sicuramente nel calcio, dove nella maggioranza dei casi si arriva a superare i 35 anni. Ma lo è forse ancor di più nel mondo del basket.
Basti pensare a fuoriclasse assoluti come LeBron James, a quasi 40 anni ancora dominante e decisivo sui parquet dell’NBA. E il suo non è un caso unico. Nonostante questo, c’è chi con sette primavere in meno sulle spalle rispetto alla leggenda dei Lakers ha deciso di dire basta con la propria carriera in NBA, e lo ha fatto con un annuncio che ha lasciato a bocca aperta tutti i suoi tifosi.
Clamoroso in NBA, si ritira a soli 32 anni: decisione definitiva, i tifosi sono increduli
Non sarà stato un monumento come LeBron o altri protagonisti assoluti dell’NBA, ma nella sua carriera ha comunque raggiunto risultati molto importanti, se pensiamo che in media ha avuto 10,4 punti, 2,6 rimbalzi e 1,6 assist a partita. Numeri da giocatore di un certo spessore.
Anche per questo in molti avrebbero voluto vedere ancora a lungo in NBA Rodney Hood, per otto anni protagonista nel basket professionistico americano, da quando nel 2014 è stato scelto al Draft dagli Utah Jazz. Successivamente ha indossato le casacche di Cavs, Blazers, Raptors, Bucks, e Clippers, prima di approdare nel 2024 a Memphis, senza però scendere in campo.
Qualche infortunio di troppo ha infatti frenato la sua carriera negli ultimi anni, portandolo a soli 32 anni a prendere la decisione più difficile: chiudere con la carriera da giocatore per cominciare un percorso che lo dovrebbe portarlo a diventare, entro qualche tempo, un coach.
“Voglio allenare“, ha spiegato il cestista ai microfoni di ‘ESPN’, aggiungendo: “Non sono mai stato il miglior giocatore, ma ho avuto la possibilità di stare nell’arena e giocare contro alcuni dei più forti di sempre. Per me è stato importante. Ho avuto anche dei momenti difficili, degli infortuni, degli scambi. A volte ero l’ultimo a uscire dalla panchina. Ho vissuto davvero ogni tipo di esperienza“.
Ed è proprio per questo che oggi Hood si sente pronto a fare il grande salto e diventare un allenatore, una guida per i talenti del futuro: “Voglio usare le mie esperienze per riversarle sugli altri e aiutare i ragazzi che stanno emergendo“. Una mission importante e preziosa, che tutti i suoi tifosi gli augurano possa riuscire a compiere fino in fondo.