Bentivoglio a Sportitalia: “Firma ed esonero dopo 8 ore: vi racconto tutto. Il Piacenza era stato minacciato”

Simone Bentivoglio, protagonista suo malgrado di una situazione paradossale a Piacenza dove è stato prima assunto come allenatore e poi esonerato dopo un solo giorno in seguito alla contestazione dei tifosi, ha parlato dagli studi di Sportitalia della spiacevole esperienza vissuta.

Il contratto è stato depositato?

“Nella concitazione non ci ho capito molto. Sono arrivato lì e dopo aver firmato il contratto ho trovato un tifoso negli spogliatoi che mi ha aggredito verbalmente e sono stato chiuso nello spogliatoio. Poi il Presidente mi ha rassicurato dicendomi che aveva scelto me. Arrivato al campo sono stato aggredito verbalmente anche da altri tifosi e mi è stato impedito di seguire l’allenamento. Non sono qui a fare polemica, ma mi sembrava una situazione irreale. Poi ho diretto l’allenamento  impegnandomi al massimo. Poi sono stato convocato in sede e mi hanno comunicato l’esonero”.

Perché? Hai diretto male l’allenamento?

“No, mi hanno detto che erano spaventati da questa situazione e che avevano deciso per l’esonero. Dicevano di essere stati minacciati da queste persone. Io sarei stato pronto ad andare avanti, perché nel calcio purtroppo succedono queste situazioni e bisogna sopportarle. Li ho assecondati, io avrei continuato, ma non volevo mettere in difficoltà la società. Io avevo firmato, poi ho rescisso dopo 8 ore firmando anche quello”.

Perché non ti volevano?

“Ho fatto una dichiarazione con il mio avvocato, si trova tutto su Instagram. Ho tirato in ballo lui per non creare equivoci con la mala-informazione che ormai è una abitudine”.

Simone Bentivoglio: il comunicato dopo l’esonero dal Piacenza

Questo il comunicato emesso su Instagram insieme all’avvocato Gianmaria Daminato: “La decisione assunta da parte della dirigenza del Piacenza Calcio va rispettata. Tuttavia è particolarmente spiacevole per il mio assistito ricevere una comunicazione di esonero per ragioni che nulla hanno a che fare con aspetti di natura tecnica. La tifoseria ha espresso il proprio disappunto rispetto alla scelta di affidare la guida della squadra a mister Bentivoglio ed in ragione di ciò la società è tornata sui propri passi a sole otto ore di distanza. Non è intenzione del mio assistito creare ulteriori polemiche o alzare i toni di una vicenda che lo sta danneggiando professionalmente ed umanamente. Abbiamo appreso che le ragioni in base alle quali la tifoseria avrebbe manifestato la propria avversione rispetto all’ incarico conferito a Simone Bentivoglio sarebbe relativa a fatti avvenimenuti nella stagione 2010-2011. Parliamo di una vicenda di 15 anni fa per la quale Simone Bentivoglio non ha ricevuto alcuna contestazione in ordine alla commissione di condotte finalizzate alla alterazione del risultato di gare sportive. Il mio assistito all’epoca venne tirato in ballo da dichiarazioni rese dall’ex Calciatore Carlo Gervasoni, il quale peraltro coinvolse altri calciatori dell’epoca. L’indagine dimostrò la totale estraneità ai fatti di Simone Bentivoglio il quale non fu sottoposto ad alcun procedimento penale. Anche In ambito di giustizia sportiva venne chiarito che Bentivoglio non aveva scommesso su partite ne’ tantomeno alterato il risultato delle stesse. All’epoca dei fatti a Simone Bentivoglio venne contestata una mera omessa denuncia per la quale venne concordata una sanzione. La sanzione è stata scontata, Bentivoglio ha continuato la sua carriera sia come giocatore che successivamente come allenatore, conseguentemente è del tutto evidente che essere esonerato per questioni di tale natura, oltre a rammaricarci, costituisce un danno ingiusto al percorso professionale del mio assistito”.

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