Sinner-Berrettini, colpo di scena incredibile durante la Coppa Davis: tifosi sorpresi, ecco perché è successo
Sono stati i grandi protagonisti del tennis italiano degli ultimi anni. Se Matteo Berrettini ha aperto la strada al nostro movimento, facendo per almeno un paio di stagioni da locomotiva e permettendo a giovani di talento come Jannik Sinner di seguirlo, l’altoatesino è riuscito ad andare ben oltre le aspettative, diventando uno dei migliori giocatori al mondo. Anche per questo in molti si sono chiesti di recente quali siano i loro rapporti, e proprio su questo punto arriva una novità che ha colpito i fan.
In realtà non c’è mai stata invidia tra Jannik e Matteo, e lo hanno volte dimostrato gli stessi diretti interessati. Legati da grande stima reciproca e da un rispetto inscalfibile, negli ultimi anni sono riusciti anche a stringere un sincero legame di amicizia, confermato non solo durante le apparizioni in Davis insieme, ma anche e soprattutto nei momenti più difficili.
Ad esempio, all’esplosione del caso Clostebol Berrettini è stato uno dei primi a prendere le difese, pubblicamente, del numero uno azzurro. Insomma, i due si vogliono bene e non fanno nulla per nasconderlo. Eppure, sono molto diversi. Non solo nel loro carattere e nel modo di giocare, ma anche in aspetti anche più visibili.
Differenze che si sono palesate in maniera a dir poco clamorosa durante le Finals di Malaga di Coppa Davis, al punto da far nascere una domanda naturale in tutti i loro fan. Domanda che ha trovato subito una risposta. Ed è forse la più logica che potesse esserci.
Non è passato inosservato durante il match di Berrettini e Sinner contro l’Argentina in Davis la differenza, evidente, tra le maglie indossate da Matteo e Jannik. Una differenza per molti incomprensibile: negli sport di squadra non è possibile infatti che giocatori della stessa squadra scendano in campo con casacche diverse.
Così non è però nel tennis. Non è quindi strano o anomalo che i due alfieri azzurri siano scesi in campo a Malaga entrambi vestiti d’azzurro ma con tonalità diverse e maglie completamente differenti.
La motivazione è da ricercare esclusivamente nei rispettivi sponsor. Sinner e Berrettini sono legati infatti a due aziende diverse per quanto riguarda l’abbigliamento da gara e la Coppa Davis prevede che si possa scendere in campo con la maglia del proprio sponsor. L’importante è che sia personalizzata con il colore e il logo della squadra.
Differente il discorso invece per le tute indossate dallo staff, dai capitani e dai giocatori in panchina. Queste devono infatti essere tutte brandizzate con lo sponsor della Federazione. Nel caso dell’Italia si tratta di Joma, azienda ormai da diverso tempo legata alla Federtennis.
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