La marmellata in testa alla classifica torna alla grande dopo la pausa, ed è bene ricordare che stiamo assistendo a qualcosa di mai visto prima. Perché mai nella storia si era arrivati alla dodicesima giornata con ben 6 squadre in soli 2 punti. Dunque godiamoci questa anomalia finché duri, perché è davvero raro. E’ stato paragonato al tempo delle Sette Sorelle, quell’intervallo d’oro delle 7 contendenti per lo scudetto che durò per 3 anni dal 1998 al 2001; ma in verità per chi ricorda bene quelle stagioni, ci fu a malapena solo un campionato con più di due squadre coinvolte nella sfida scudetto, il 98-99, e comunque si arrivò a 4, non certo a tutte e sette le sorelle.
Le coppe e le supercoppe arabe provvederanno a sgranare il rosario, ma il ritorno in campo è succosissimo con Milan-Juventus e Napoli-Roma sugosi arrosto di calcio.
E a testimonianza di quanto sia incredibile la classifica che abbiamo davanti, la cosa assurda è che i due big-match di indiscusso blasone incredibilmente per 2/4 non includono squadre della vasta testa della classifica, visto che pur avendone ben 6 là davanti tuttavia Milan e Roma riescono a esserne fuori.
Pur nella logica da grande classica con risultato aperto, però sono Milan e Napoli a cui corre assolutamente l’obbligo di vincere questo weekend. Non certo o non solo per esigenza di punti, ché quella figuriamoci se non ce l’abbiano anche Juventus e Roma. Ma perché le condizioni di partita per Milan e Napoli sono troppo più a favore per essere sprecate.
Il Milan si trova allo specchio rispetto a quanto aveva vissuto contro il Napoli: lì era falcidiato dagli infortuni, giocò anche bene, ma erano troppo proibitive le condizioni per la vittoria. E stavolta la situazione è la stessa ma a favore: Juventus spezzata dalla caterva di infortuni, senza attaccanti di ruolo a disposizione, proverbiale difficoltà a segnare, e il Milan ha ritrovato gioco. Se non ora, quando il Milan può battere la Juventus.
E idem per il Napoli: la Roma ha appena riaccolto Ranieri, che non avrà Dybala, che non può che chiedere solo lotta ai suoi, e poco più. Ma quello con l’elmetto è il gioco di Conte, che ha tutti a disposizione e che viene da due partite senza vincere ed è impensabile non abbia tirato a lucido la testa dei suoi per essere di nuovo compatti e implacabili.
Per questo Milan e Napoli con queste premesse hanno l’obbligo di vincere, avendo tutto a favore. Ma se per Inter a Verona e Fiorentina a Como è molto meno semplice di quanto non sembri, occhio all’Atalanta in casa di un Parma scioccato dall’infortunio di lungo corso di Bernabei, pedina essenziale: domenica sera la Dea potrebbe essere alata sopra tutti…
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