Questa sera negli studi di Sportitalia, ospite di ‘Aspettando il weekend’, c’era l’ex giocatore di Lazio, Inter e Juventus, il profeta Hernanes. Queste le sue dichiarazioni.
Da numero 8 purissimo, Hernanes sceglie la sua mezzala preferita nel nostro campionato: “Il mio 8 preferito in Serie A è McTominay”.
Sul futuro del calcio, sotto il punto di vista tecnico: ”Nel calcio non penso ci saranno più numeri 10. Oggi non si rischia più, si gioca sempre indietro. Non c’è più fantasia”
Hernanes ha lasciato un buon ricordo in Serie A. Il Profeta risponde col sorriso quando parla dei tifosi italiani: “Ovunque vada in Italia mi riconoscono ancora, nonostante abbia smesso da qualche anno”.
Sulla Juventus, domani orfana di Vlahovic e con Koopmeiners centravanti: ”Guardando la Juventus senza Vlahovic ipotizzata per domani, mi chiedo chi potrebbe segnare. Potrebbe attendere, difendere e cercare di vincere 0-1 a San Siro contro il Milan. Però sì, Koopmeiners potrebbe fare il falso nueve. Yildiz? Lo vedo sempre esterno a sinistra”.
Su Motta e Fonseca: ”Thiago Motta ha fatto un grande campionato l’anno scorso con il Bologna. Forse deve maturare ancora un pochino… Fonseca non lo conosco bene. Thiago mi piace, ha fatto una grande cosa col Bologna giocando un gran calcio. Ora sta ricostruendo la Juve bene. Anche Fonseca sta facendo bene e sta rimettendo bene. Domani? Il Milan lo vedo favorito contro la Juventus, perché la squadra è forte”.
Sul Milan: ”Il Milan sulla carta ha una grande squadra. Sulla carta è molto forte: Reijnders, Fofana a centrocampo, Theo a sinistra. Deve solo trovare continuità e concentrazione”.
Pronostico di Milan-Juventus: “Pareggio 1-1”.
A proposito dell’Inter che potrebbe fare turnover domani al Bentegodi: “Sorprendente, ma per esempio Lautaro ha fatto un viaggio intercontinentale. Quindi, ci sta. Rischioso il turnover a Verona? Non credo che sia rischioso, Inzaghi cambia spesso anche a partita in corso. Credo che siano dei cambiamenti ragionevoli”.
La situazione fisica di Dybala: “Quando oggi penso a quando giocavo, penso che non lo rifarei. Quando avevo un problema ad un adduttore, a volte usavo solo l’altra gamba. Rischiavo molto… Ranieri ha ragione, è meglio non rischiare un giocatore e non perderlo per un mese. Era già fragile quando giocavo io? No, penso di aver giocato con lui quando era al suo massimo. Abbiamo vinto due campionato e lui era stato il miglior giocatore, decideva le partite, prendeva per mano la squadra quando era in difficoltà. Il calcio è sensazione, dipende da quello che sente lui e quello che sente Ranieri”.
A proposito dei ripetuti infortuni: “Nel calcio se non sei sereno con la testa, i muscoli funzionano male e rischi di infortunarti. Anche io ho vissuto momenti così”.
Sul Napoli: “Con l’Inter hanno fatto una gran partita, linee strette che si muovono molto bene. Poi Acerbi ha fatto una partita pazzesca, non ha fatto toccare palla a Lukaku. Probabilmente vorrà riscattarsi”.
Sulla grande Lazio di Baroni: “Il primo anno alla Lazio, eravamo a -4 dal Milan di Ibra e speravo di poter vincere lo Scudetto. Ne parlavo, ma gli altri dicevano di noi. Oggi può puntare allo Scudetto? Le manca un centravanti da 20 gol, anche se gioca molto bene”.
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