Fan increduli e commossi: Manuel Bortuzzo e Bebe Vio insieme. Ecco tutti i particolari
Ormai (per fortuna) lo sport paralimpico non è più di nicchia. Lo confermano i Giochi Paralimpici di Parigi della scorsa estate dove ogni location che ho ospitato una gara ha fatto registrare il sold out. Non solo. Alcuni degli atleti paralimpici godono di una notorietà pari a quella dei loro colleghi c.d. normodotati.
Tra gli straordinari protagonisti della spedizione paralimpica azzurra nella capitale transalpina figurano Manuel Bortuzzo e Bebe Vio. Il nuotatore e la schermitrice si sono messi al collo la medaglia di bronzo, due per la fiorettista che è salita sul podio anche nella gara a squadre.
Ma Manuel e Bebe sono molto più di due atleti simbolo del movimento paralimpico italiano. Sono veri e propri modelli, punti di riferimento e fonte d’ispirazione per tanti che condividono la loro stessa condizione e per il grande pubblico televisivo che ha avuto modo di apprezzarli grazie alle loro incursioni sul piccolo schermo. Ecco perché l’ultima iniziativa che li vede insieme ha fatto commuovere tutti i loro fan.
Manuel Bortuzzo e Bebe Vio all’incontro con gli studenti
Vite quasi parallele quelle di Manuel Bortuzzo e Bebe Vio. Entrambi hanno visto le loro esistenze stravolte all’improvviso da un evento drammatico. Il nuotatore per essersi trovato al posto sbagliato al momento sbagliato, con un proiettile vagante che gli ha lesionato il midollo spinale costringendolo sulla sedia a rotelle. Bebe, invece, a 11 anni è stata colpita da una meningite che le ha causato un’infezione tanto estesa da costringere i medici ad amputarle gli arti.
Entrambi si sono rialzati e si sono presi la loro rivincita grazie allo sport conquistando, come detto, il bronzo alle Olimpiadi parigine e offrendo così una testimonianza di resilienza, coraggio e determinazione a non darla vinta alla sfortuna. Non possono esserci, quindi, migliori testimonial di Manuel Bortuzzo e Bebe Vio per ‘Forze in gioco‘, progetto rivolto agli studenti delle scuole medie-inferiori.
Ebbene, come certifica la foto postata su ‘X’ dall’Ufficio Regionale Scolastico del Lazio, in occasione del 70° anniversario delle Fiamme Oro-Polizia di Stato gli studenti dell’Istituto Comprensivo ‘Morvillo’ hanno incontrato, nell’ambito del progetto ‘Forze in gioco’, proprio Manuel Bortuzzo, Bebe Vio e Pino Maddaloni, lo judoka oro nella categoria -73 kg alle Olimpiadi di Sydney 2000.
Per il 70° anniversario delle Fiamme Oro – Polizia di Stato, nell’ambito del progetto “Forze in gioco”, gli studenti dell’I.C. Morvillo hanno incontrato Bebe Vio, Manuel Bortuzzo e Pino Maddaloni. @VioBebe #ManuelBortuzzo @pinomaddaloni @poliziadistato #ICMorvillo #ForzeInGioco pic.twitter.com/YSX9e1SDaI
— USR Lazio (@UsrLazio) November 19, 2024
Di solito si accusa la scuola italiana di essere nozionistica e lontana dalla realtà. Con questa lodevole iniziativa, invece, gli studenti dell’I.C.’ Morvillo’ hanno avuto opportunità di vedere concretamente cosa significhi non arrendersi alle avversità. Una lezione di vita preziosa e importante tanto quanto quelle di italiano, matematica, scienze, ecc.