Critiche fortissime all’organizzazione della Formula 1 da parte di chi è stato un grande protagonista del Circus
Mai come quest’anno il mondiale di Formula 1 è stato combattuto. Una situazione piuttosto inedita considerando le passate stagioni. Nelle ultime cinque edizioni, soltanto quella del 2021 ha visto una classifica corta fino all’ultimo weekend di gara, quando Hamilton e Verstappen si giocarono il titolo ad Abu Dhabi con il trionfo dell’olandese.
Nelle altre annate, invece, il divario tra primo e secondo posto si è ampliato sempre di più. Se nel 2020, tra Hamilton e Bottas c’erano 124 punti, nel 2022 Leclerc chiuse la stagione distante 146 punti da Verstappen. Stesso discorso per il 2023, quando il divario tra Perez e Verstappen fu addirittura di 290 punti, in un’edizione interamente dominata dall’olandese.
Il 2024, quindi, è stato un anno anomalo. I 62 punti di svantaggio di Lando Norris su Max Verstappen sono, tutto sommato, pochi considerando che mancano ancora tre gare al termine della stagione, quattro compresa la Sprint in Qatar. Al contempo, i 36 punti di distanza tra McLaren e Ferrari nel mondiale costruttori rendono anche questa graduatoria incerta fino all’ultimo..
Tuttavia, c’è qualcuno a cui continua a non piacere l’attuale Formula 1, convinto che ci sia ancora molto da migliorare. Si tratta di Eddie Jordan, proprietario dell’omonima scuderia dal 1991 al 2005, intervenuto nel podcast Formula For Success in una chiacchierata con l’ex pilota David Coulthard. Secondo Jordan i piloti attuali fanno un lavoro straordinario a bordo delle monoposto che, però, sono troppo pesanti. Mille kg di peso per vetture che Jordan definisce “trattori”.
“Vergogna per i regolamenti. Vergogna agli organizzatori. E vergogna alle persone che hanno la Formula 1 profondamente sepolta nella loro anima perché hanno permesso a questo sport, a mio parere, di arrivare a un punto che potrebbe non tornare mai più. E li odio assolutamente per questo“, ha commentato l’ex boss.
In effetti il nuovo regolamento, che entrerà in vigore a partire dalla stagione 2026, si baserà anche sulla riduzione di peso delle vetture. Nonostante l’aumento di peso delle power unit, la FIA ha lavorato sul telaio e sul cambio per ridurre il peso complessivo delle monoposto in un range compreso tra i 30 ed i 50 kg rispetto a quello attuale. La prossima, però, sarà ancora una stagione di transizione, con i vari team che dovranno capire al meglio come muoversi in vista di quella che si preannuncia una vera rivoluzione per la F1 moderna.
Umberto Calcagno, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori.
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