Per chi gioca al fantacalcio, una delle mosse più ricercate per vincere a questo gioco è quella di pescare un giocatore che gli avversari non conoscono all’asta nella quale si costruiscono le squadre, prendendolo a basso costo e godendosi la sua affermazione nonostante ad inizio anno in pochi potessero immaginarsi un loro rendimento subito impattante. Una mossa che cercano di fare anche nella vita reale i dirigenti e che quest’estate è riuscita a diversi di loro, al di là dei costi dei cartellini, ma basandosi proprio sul rendimento espresso in campo.
Ci sono tre giocatori in particolare che magari qualche mese fa non godevano di tanto credito da parte di critica e consensi fra i tifosi, ma che si stanno rivelando essere un’arma in più per i rispettivi allenatori.
1) Nuno Tavares
Come affonda il portoghese su quella fascia. Lotito lo ha rifatto anche con lui: l’Arsenal lo ha sbolognato in prestito con obbligo di riscatto fissato a 5 milioni di euro, una cifra che oggi fa sorridere il presidente biancoceleste. Nella Lazio che vola di Baroni Tavares è molto di più di un terzino, quasi un’ala aggiunta capace di collezionare fino a qui ben 8 assist e di guadagnarsi la chiamata in Nazionale, con esordio, dal ct Martinez. E’ una delle sorprese più impattanti di questo primo terzo di stagione.
2) Nico Paz
Magari a qualcuno sarà venuto il sospetto che potesse iniziare come ha fatto dato che è arrivato nientedimeno che dal Real Madrid, ma lo spagnolo si è preso il Como sulle spalle fin dal primo minuto in cui è sceso in campo, dimostrando una classe davvero di un’altra categoria. I numeri non rendono l’idea di quello che è il suo smisurato talento, ma anche quelli non mancano di essere più che positivi considerando la giovane età (20 anni compiuti a settembre) ed il salto in una nuova realtà: 4 assist ed un gol fin qui per lui, ma soprattutto tante belle giocate e la sensazione che ogni azione debba passare dai suoi piedi per accendersi. Il club lo ha acquistato per 6 milioni anche se i blancos hanno mantenuto il diritto di recompra. Intanto la Serie A se lo può godere.
3) Adrian Bernabè
Barcellona prima, Manchester City poi: un altro che arriva da settori giovanili non propriamente di secondo piano. In un ruolo diverso da Nico Paz, Bernabé ha assunto la regia del gioco del Parma, non solo del centrocampo, facendo capire di essere un gradino sopra a chi ha intorno. 23 anni, il suo recente infortunio ha enfatizzato quella che è la sua importanza: contro il Genoa i gialloblu si sono sgonfiati dopo il suo stop, a Venezia è vero che hanno vinto, ma palesemente in una situazione di difficoltà di manovra e sfruttando alcuni episodi in modo intelligente. Farà parlare tanto di sé, già lo sta facendo.