Muore una leggenda dello sport, è stato un autentico dominatore

Un terribile lutto ha colpito, nelle scorse ore, il mondo dello sport: se ne è andato un vero e proprio dominatore 

Come un fulmine a ciel sereno è arrivata una di quelle notizie che mai nessuno avrebbe voluto dare. In questo caso ha sconvolto il mondo dello sport. In particolar modo il ciclismo che ha perso una delle sue figure più importanti e che, nel corso degli anni, si è tolto delle importanti soddisfazioni.

Candele simbolo lutto
Muore una leggenda dello sport, è stato un autentico dominatore – Sportitalia.it (Ansa Foto)

A soli 65 anni è venuto a mancare, improvvisamente, Michael Hübner. Le cause del suo decesso sono ancora tutte da accertare. Secondo quanto riportato da alcune fonti e media tedeschi pare che l’ex atleta, dopo il ricovero all’ospedale di Chemnitz (città dove è nato), sia passato a miglior vita per una insufficienza respiratoria. Anche se non ci sono ancora conferme ufficiali in merito.

Il suo nome, però, verrà ricordato per le sue gesta nel ciclismo su pista. Un simbolo non solo per lo sport teutonico, ma anche per quello internazionale. In particolar modo negli anni ’90 dove eccelleva in diverse discipline come il Kierin, lo sport individuale ed in quello a squadre.

Lutto nel mondo dello sport, addio al simbolo del ciclismo

Un cv, di Hubner, assolutamente di tutto rispetto. Nel corso della sua carriera sportiva, infatti, ha collezionato ben 7 titoli mondiali. Nel ’97, anno del suo ritiro, si è tolto la soddisfazione di vincere la medaglia d’argento nella Coppa del Mondo ed anche il titolo di campione tedesco nello sprint a squadre. Il primo successo arriva nel 1990 con la vittoria, più che meritata, nel Kierin. Una delle specialità che lo vedrà assoluto protagonista nelle due stagioni successive. Tanto da vincere il titolo per tre volte di fila.

Michael Hubner durante una gara
Lutto nel mondo dello sport, addio al simbolo del ciclismo – Sportitalia.it (Foto Facebook)

Sempre nel 1990 arriva primo in classifica nello sport individuale. Un successo che ha ripetuto due anni più tardi. Mentre nel ’95 ha conquistato la medaglia più preziosa, quella d’oro, per lo sprint a squadre. Verso la fine della sua carriera, invece, ha conquistato un secondo posto nella Coppa del Mondo ed il titolo di campione nazionale nello sprint a squadre.

Nonostante avesse appeso la bicicletta al chiodo poco prima degli anni 2000, non è mai riuscito a stare lontano dal ciclismo. Lo ha dimostrato chiaramente quando, fino al 2022, non ha ricoperto il ruolo di direttore sportivo della squadra su pista “Theed Projekt Cycling“.

La notizia della sua scomparsa, nel giro di pochissimo tempo, ha fatto immediatamente il giro del web e dei social network. Moltissimi suoi colleghi ed amanti del ciclismo lo hanno onorato ed, allo stesso tempo, ringraziato per tutto quello che ha saputo regalare in pista.

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