Marotta ed il sogno Champions con l’Inter: “Dobbiamo toglierci degli sfizi. Stadio? Vicini all’epilogo”

Il Presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, è intervenuto alla presentazione del libro di Beppe Severgnini al Book City, al Castello Sforzesco di Milano.

Una semplice battuta che lascia intendere molto di ciò che il numero uno del club nerazzurro sogna o progetta per la sua Inter: “Dobbiamo ancora toglierci degli sfizi: Istanbul insegna…”, le sue parole. Chiaro riferimento alla finale di Champions League raggiunta, ma persa dalla squadra di Inzaghi nella stagione 2022/23, contro il Manchester City a Istanbul. Insomma, se già lo Scudetto della seconda stella ha segnato un punto storico per la società, la strada è soltanto all’inizio per Lautaro e compagni.

Poi sullo Stadio: “Il sindaco sta lavorando bene, sono molto fiducioso, ci stiamo avvicinando a un epilogo velocemente”.

Sulla corsa Scudetto: “Quando sento dei dirigenti dire “Lottiamo per arrivare nei primi 4”, dico “No! Lottiamo per vincere”, poi puoi anche non vincere, ma devi lottare per farlo”.

Poi un simpatico aneddoto su Barella e l’atteggiamento migliorato nei confronti degli arbitri: “Quando esce la designazione arbitrale studiamo anche l’arbitro che ci viene assegnato e che tipo di rapporto tenere con lui. Barella in passato ha peccato nell’atteggiamento verso i direttori di gara, oggi è migliorato molto perché non si studia solo l’avversario ma anche l’arbitro”.

La risposta a Scaroni: “Cerco sempre di non esser istintivo e razionalizzare, per questo l’altra volta ho messo la cravatta con 2 stelle. Per dire: a Milano c’è una squadra sola che ha una stella”.

Poi ancora: “Questo gruppo ha dentro molto forte il senso dell’appartenenza. Che poi molto spesso il problema dell’attaccamento alla maglia si deve agli agenti o alle società che li gestiscono”.

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