Jannik Sinner, che ha festeggiato il primo posto del ranking a fine anno a Torino, incassa la ‘minaccia’ portata dall’amico-rivale
65 vittorie e 6 sconfitte nei tornei del circuito ATP. 7 titoli stagionali, tra cui 2 Major, e la vetta della classifica mondiale raggiunta a giugno e mai più lasciata. Anzi, grazie ad un percorso eccezionale il nativo di San Candido ha legittimato la sua ascesa e il suo dominio sui rivali ottenendo con largo anticipo la garanzia di restare numero uno del mondo per lo meno fino a gennaio 2025. Quando proverà a bissare il fantastico successo di Melbourne ottenuto nell’edizione 2024 contro Daniil Medvedev.
Tutto questo, e molto altro, è Jannik Sinner. Il dominatore assoluto della stagione. Il tennista che potrebbe ancora arricchire il suo già straordinario percorso annuale con la vittoria alle Nitto ATP Finals di Torino e con la Coppa Davis, in programma a Malaga subito dopo la kermesse torinese.
Dopo aver battuto una serie di primati personali e nazionali, di precocità e assoluti, l’allievo di Simone Vagnozzi può già esser considerato, numeri alla mano, il tennista italiano migliore di sempre. Alle sue spalle cresce però tutto il movimento italiano, con una serie di giocatori Under 23 e non solo che occupano stabilmente la classifica all’interno della Top 30.
Da Flavio Cobolli a Matteo Arnaldi passando per Lorenzo Musetti, l’Italtennis ha il futuro assicurato. Sempre relativamente ai suoi connazionali, il più diretto inseguitore di Jannik è il 22enne di Carrara. Meglio conosciuto come la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Parigi 2024. Un anno davvero positivo, quello di Musetti, a cui è mancato solo l’ultimo acuto in ben tre finali perse nel circuito, nell’àmbito di un’annata davvero da stakanovista.
Intervistato da ‘Eurosport’ a pochi giorni dall’importante e prestigioso appuntamento con le Final Eight di Coppa Davis, quando proverà a dare il suo contributo per una possibile storica doppietta della nazionale azzurra guidata da Filippo Volandri, il tennista toscano ha dimostrato ancora una volta che se c’è una cosa di cui non difetta è proprio l’ambizione. La voglia di migliorarsi. Di non porsi alcun limite. Nemmeno quando si parla delle vette più alte del ranking mondiale.
“In campo non mi sento distante dai primi dieci. Jannik e Carlos oggi sono sopra a tutti in termini di livello. Se penso agli altri, escluso Medvedev, li ho già battuti tutti. Sulla partita secca non mi sento inferiore a nessuno, poi loro hanno una costanza più alta della mia”, ha esordito.
“Se a 22 anni le dicessi che diventare numero uno del mondo non è più un mio obiettivo, probabilmente dovrei smettere di giocare a tennis. Davanti a me ci sono solo 16 giocatori, poi è ovvio che sia più facile a dirsi che a farsi. Però i presupposti per poter aspirare a diventare numero uno ci sono, quindi è assolutamente un obiettivo della mia carriera“, ha concluso ‘Muso’.
Musetti conferma quindi le ambizioni da primato ed in un certo senso lancia anche la sfida all’attuale numero uno, Jannik Sinner.
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