A soli 31 anni ha deciso di chiudere, per sempre, con il mondo dello sport: la decisione spiazza i tifosi italiani
Non è assolutamente facile per una persona decidere di chiudere per sempre con quello che ha amato di più al mondo. In questo caso si tratta di un atleta che ha messo la parola “fine” alla propria avventura nel mondo dello sport. In particolar modo l’addio alla boxe. Una decisione che arriva all’improvviso e che, allo stesso tempo, spiazza (e non poco) i tifosi italiani.
Luca Rigoldi ha deciso di dire “basta” con la boxe. Lo ha fatto a soli 31 anni. Il nativo di Vicenza, da qualche giorno, ha appeso i guantoni al chiodo. L’ultima sua uscita si è verificata nel corso del Gala “Stay Strong” al ‘Palasport’ di Villaverla. L’atleta era un grandissimo amico di un altro importante personaggio italiano che ci ha lasciato all’inizio del mese di ottobre. Si tratta di Sammy Basso, venuto a mancare a causa della progeria.
Tanto è vero che una frase di quest’ultimo la porterà sempre nel cuore: “Essere seri, non seriosi e non prendersi troppo sul serio“. Un rapporto, il loro, di pura amicizia e lealtà. Una figura carismatica lo definiva Rigoldi. Una caratteristica che lo accomunava proprio all’oramai ex pugile. Un cv di tutto rispetto per Rigoldi: campione europeo e italiano dei Super Gallo. Con tanto di possesso della cintura Wbc International dei Piuma.
Addio allo sport a soli 31 anni, la decisione spiazza tutti
Nel corso di una intervista rilasciata al “Corriere della Sera” Rigoldi ha parlato della sua amicizia nata proprio con Sammy: “Prima della pandemia venni contattato dai Sammy Runners, gruppo di corridori e amici che lo affiancavano nelle sue avventure sportive per raccogliere fondi a favore della ricerca sulla progeria. Volevano girare un video nella mia palestra. Così nacque Sammy Balboa“.
Proprio in quel giorno, nella sua palestra, affrontarono vari argomenti. In primis di come parlò dell’ironia: “Mi disse che poteva esprimere molte cose come la felicità, amarezza ed altro. Ci siamo sempre tenuti in contatto. Ci vedevamo almeno 2-3 volte l’anno. Era un passo avanti con i pensieri. Diceva che la malattia gli aveva dato una vita straordinaria. Mi sale la tristezza se penso al post scriptum della sua incredibile lettera: “State tranquilli, tutto questo è solo sonno arretrato”.
Rigoldi, dopo la boxe, cosa farà? Il suo obiettivo era quello di chiudere comunque da giovane con la boxe. Ed ora che lo ha fatto dedicherà più tempo ad un paio di palestre che gestisce nella sua città. Continuerà a fare consulenze in merito all’aspetto motivazionale in aziende della zona. Inoltre ha partecipato ad un film, scritto un libro e molto altro. A 31 anni anni decide di dedicarsi completamente alle sue attività imprenditoriali.