2 assist ed un super gol: dopo le buone impressioni lasciate a Frosinone soprattutto come quinto di centrocampo, Emanuele Valeri con il Parma sta confermando di poter fare bene anche nella difesa a 4 di Pecchia.
Pietro Parente, collaboratore dell’agente Fifa Daniele Ferri che fa parte della Parente Scouting Srl, ha parlato di lui in esclusiva a Sportitalia.
Soddisfatti dal suo inizio?
“Molto, sono ormai 8 anni che la nostra agenzia lo segue, ci ha dato delle soddisfazioni enormi dall’Eccellenza alla Serie A. Quest’anno mi fa piacere in particolare un aspetto tattico”.
Quale?
“Dicevano tutti che giocando a 5 era devastante e che dunque nella difesa a 4 ci potessero essere dubbi. Invece sta facendo un ottimo campionato anche giocando a 4 dietro”.
Di Francesco dopo la sfida fra Venezia e Parma, ha detto ridendo: “Ho lavorato tanto con lui su quel genere di situazione a Frosinone, avesse fatto un gol per me…”. Queste parole sono anche un attestato di stima sulla sua crescita?
“Assolutamente, oltre alle doti tecniche ha una splendida qualità che è l’umiltà. I ragazzi umili arrivano, magari piano piano. Si sta ritagliando il suo spazio nel calcio che conta. Poi mi dispiace per Di Francesco che è un amico ed un ottimo allenatore, peccato che l’anno scorso Valeri non sia riuscito a fare altri gol per aiutarlo”.
Quella parentesi a Frosinone comunque è stata importante per rilanciarsi?
“Sì, è cresciuto tantissimo con Di Francesco dopo sei mesi di inattività a Cremona per un capriccio societario. Ci ha messo un po’ a rimettersi in forma, poi ha fatto tanti assist e con Di Francesco è stato agevolato perché lo ha valorizzato. Alla fine sia il tecnico che tutto il Frosinone sono stati sfortunati”.
Dopo Cremona si parlava anche di squadre importanti su di lui. In futuro lo vede in club anche più grandi del Parma, anche se i gialloblu sono già un club storico ed una grande piazza?
“Il ragazzo ha accettato il Parma soprattutto perché il club ha un progetto importante. In questo inizio la squadra qualche punto in più lo poteva avere, poi sappiamo che nel calcio i ‘se’ ed i ‘ma’ non contano. Conta la classifica e con la vittoria di Venezia il morale è risollevato. Nel futuro del Parma però c’è l’ambizione di arrivare un giorno all’Europa. Quindi perché no? Può crescere insieme al Parma Valeri”.
Con Pecchia sembra esserci un buon feeling. E’ stato importante per il suo arrivo?
“Sì, lo aveva già avuto, c’erano altre due squadre su di lui, che fra l’altro giocano a 5 e dunque con un modulo dove si era già trovato bene. Ma lui ci ha detto: ‘Voglio andare a Parma con mister Pecchia’”.
La concorrenza non manca, ma per il futuro sogna di meritarsi la Nazionale?
“Sognare non fa mai male, ma lo deve fare mantenendo i piedi per terra e lavorando tanto”.
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