Pecco Bagnaia rischia seriamente di perdere il Mondiale dopo due anni, con Martin che è ad un passo dal successo: c’è un fattore che lo condanna
Il bicampione della Ducati proverà a recuperare 24 punti di svantaggio nell’ultimo appuntamento a Barcellona. L’errore in Malesia lo ha condannato ad una super rimonta e adesso si fa dura. I veri problemi, però, sono legati al sabato.
Ormai ci siamo. Domenica 17 novembre si assegnerà il titolo 2024 della MotoGP. La location di Valencia, vessata dall’alluvione, è stata rimpiazzata da Barcellona. Al Montmelò Bagnaia proverà l’impresa di recuperare un distacco importante, di 24 punti. A disposizione ce ne sono 37, considerando anche la Sprint Race del sabato. Il problema è però legato proprio al sabato, visto che Bagnaia proprio nella gara corta ha collezionato le più grandi delusioni in questa stagione.
Facile ricordare la scivolata alla curva 9 di Sepang, mentre cercava di tenere il passo del rivale spagnolo. Un errore che si somma a molti altri commessi nei mesi scorsi e che sommati insieme creano il gap attuale dal leader della classifica. Jorge Martin ha costruito lì il suo margine e ora sta gestendo alla grande. Pecco ha piazzato tre k.o. consecutivi tra Jerez, Le Mans e Barcellona, tra fine aprile e fine maggio, dando lo slancio al rivale per balzare in testa.
Se consideriamo che nelle gare della domenica Bagnaia ha centrato ben 10 vittorie (ovvero la metà di quelle in calendario), capiamo bene di essere di fronte ad un paradosso. Martin è a quota 3, ma nonostante questo ha 24 punti di vantaggio. L’importanza della gara breve si vede tutta qui, in questa considerazione, con forse un peso specifico troppo elevato per la tradizione della MotoGP.
Bagnaia nelle Sprint ha fatto peggio anche di Marc Marquez, collezionando 116 punti contro i 119 dell’otto volte iridato. Anche Enea Bastianini, quarto nella graduatoria generale, ha messo da parte 113 punti al sabato, un bottino simile a quello del compagno di box, nonostante i tantissimi errori commessi a sua volta.
Jorge Martin, dal canto suo, è a dir poco implacabile sulla distanza corta, con 164 punti messi in cassaforte e un tesoretto che adesso può rivelarsi decisivo. Per portarsi a casa il primo Mondiale della carriera allo spagnolo basterà non cadere a Barcellona. Una gara tranquilla senza sbavature e il sogno diventerà realtà.
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