Protagonista al Bernabeu nella storica serata per il Milan contro il Real Madrid, poi protagonista anche qualche giorno dopo, nel rocambolesco 3 a 3 contro il Cagliari. Due indizi non faranno una prova, ma Rafael Leao ha iniziato quantomeno a reagire ad un inizio di stagione nel quale, suo malgrado, si è visto costantemente al centro di critiche e polemiche.
In esclusiva per SPORTITALIA è intervenuto Tiago Fernandes, uno dei suoi primissimi allenatori, che lo ha visto crescere allo Sporting Lisbona. Ci ha fatto conoscere un po’ meglio il fuoriclasse rossonero, prevedendo un futuro da dominatore sulla scena internazionale, per lui.
Quando era ragazzo, aveva già questa potenza?
“Sì, era la stessa. Io con lui lavorai sull’intensità che riusciva ad avere in campo, sulle transizioni difensive dove magari alle volte non tornava con il giusto tempismo o in modo convinto, ma la sua qualità e potenza erano le stesse. Qualità uniche nel mondo. Velocità e accelerazioni incredibili”.
Dopo un periodo difficile ha sfornato una grande prestazione al Bernabeu e poi una doppietta a Cagliari. E’ stato fin troppo criticato?
“La gente che critica Leao lo fa perché non vede come si allena, cosa fa durante la settimana con i compagni di squadre. Rafael è davvero un ottimo professionista. Poi magari ogni tanto potrà fare delle prestazioni non al 100%, ma che non cambiano il suo valore”.
Qual è il suo vero valore?
“Semplicemente è fra i migliori 5 giocatori al mondo in questo momento. Ha bisogno di sentire le giuste sensazioni e la giusta atmosfera nell’ambiente, al Milan ed a San Siro. Se sente la fiducia dell’allenatore e la gente dalla sua parte, magari quest’anno o l’anno prossimo potrà dimostrare di essere migliore anche di Vinicius e Mbappé”.
Quindi anche se non è mai stato continuo secondo lei può ambire a premi individuali come il Pallone d’Oro?
“Sicuro. Ha tutto per lottare con gli altri giocatori per il Pallone d’Oro nei prossimi anni. Non ha limiti, può risolvere ogni partita, se ha la giusta fiducia”.
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