Quanto si apprende circa Charles Leclerc mette in discussione la posizione del pilota monegasco e al contempo non è di certo piacevole per la Ferrari: i dettagli
In attesa che il Circus di Formula 1 riparta da Las Vegas, l’attenzione è concentrata sull’ultimo GP, vale a dire quello che si è svolto sulla pista brasiliana di Interlagos. Un fine settimana dalle grandi emozioni, poiché le condizioni meteorologiche hanno messo a dura prova le abilità dei piloti e in questo senso è venuta fuori una vera lezione da parte di Max Verstappen, che fra avversità e penalità è riuscito a risalire quasi dal fondo della griglia e vincere il Gran Premio.
Difatti con il trionfo in Brasile, il pilota olandese pare aver ipotecato il quarto titolo con 62 punti di vantaggio sul diretto concorrente in classifica ovvero Lando Norris della McLaren. Restano a disposizione ancora tre appuntamenti prima della chiusura dell’anno sportivo e ne ha parlato l’ex pilota David Coulthard, intervenuto al podcast ‘Formula For Success’.
“A Las Vegas Verstappen può già chiudere i conti, ma mi piacerebbe che il gran finale avvenisse ad Abu Dhabi. Ad ogni modo lontano dalle monoposto, Verstappen e Norris mi sembrano simili, cioè due ragazzi gentili e normali. In pista invece Max tira fuori gomiti, mentre il collega un po’ meno”, ha affermato l’ex pilota di Williams, McLaren e Red Bull, il quale poi ha fatto una riflessione anche sul ferrarista Charles Leclerc.
F1, il parere su Leclerc: monegasco promosso, ma ha un difetto
David Coulthard ha elogiato Charles Leclerc, ma ha sottolineato alcuni aspetti nel suo atteggiamento che sembrano renderlo in parte ancora immaturo. Dal suo punto di vista, si tratta di un pilota veloce e bravo, ma che per spingere l’auto al limite spesso sarebbe incappato in alcuni errori: “Mentre Max in F1 è arrivato già completo, con appena qualche imperfezione, per altri c’è bisogno di più tempo. Charles a volte è ancora come quel cucciolo che di tanto in tanto fa la pipì sul tappeto”.
“Quando questi dettagli saranno sistemati, entreremo del tutto in un’epoca d’oro della F1. Tutto fa parte della crescita”, conclude poi fiducioso l’ex pilota.
Questi è convinto che età e soprattutto esperienza in alcuni casi siano fattori determinanti per le performance in pista di un pilota, perciò più avanti nel tempo sia Leclerc che Norris miglioreranno ancora in prestazioni e rendimento totali, divenendo potenziali campioni.