Jannik Sinner verso la squalifica, non arrivano buone notizie per il tennista azzurro: l’annuncio non lascia grandi speranze
Il conto alla rovescia per l’inizio delle ATP Finals di Torino, appuntamento conclusivo di questa emozionante stagione che i tifosi italiani non dimenticheranno mai, è ormai agli sgoccioli. Gli occhi di tutti sono, ovviamente, puntati su Jannik Sinner. E non solo perché tutti si aspettano che arrivi almeno in finale, ma anche perché l’azzurro dovrà affrontare ancora una volta questo torneo fondamentale con l’ormai consueta pressione di una sentenza per il caso Clostebol che potrebbe arrivare nei prossimi mesi.
Proprio su questo tema, arrivano nelle ultime ore notizie non certo positive per il tennista numero uno al mondo. Per quanto il tempo stia trascorrendo veloce, il suo accostamento con la parola doping continua a essere forte, soprattutto in quegli ambienti che maggiormente hanno il desiderio di destabilizzarlo, per questioni personali o semplicemente per ciò che in questo momento rappresenta, e cioè il tennista più forte al mondo.
Di tante accuse, di tante critiche più o meno velate, in queste settimane Sinner ha provato a farsi beffe, continuando a concentrarsi solo sul campo, ciò che da sempre gli interessa di più. L’ultimo annuncio, arrivato però non da un suo detrattore, ma da chi invece spera che la situazione possa risolversi con una totale assoluzione, ha creato scalpore e alimentato la discussione anche tra i suoi tifosi.
Se una buona parte del mondo del tennis ha già dimostrato, in queste settimane, di non desiderare una squalifica di Sinner, dal momento che uno stop al giocatore più forte impoverirebbe necessariamente l’intero circuito ATP, è altrettanto vero che la mossa della Wada di avanzare ricorso contro le sentenze di assoluzione per l’azzurro difficilmente mette seriamente a rischio la sua posizione.
Nelle prossime settimane può davvero succedere di tutto, da un’assoluzione completa a una squalifica lunga anche due anni. Il punto è però un altro, almeno per il giornalista Massimiliano Ambesi, intervenuto sulla vicenda nel corso di ‘Tennis Mania’.
“Ho dato un’occhiata a quanto successo negli altri casi simili e la penso esattamente come Ivanisevic“, ha affermato Ambesi, senza timore di smentita: “Sembra quasi in alcuni casi che qualcuno si muova per cercare di distruggere le vite degli altri“. Il noto giornalista è entrato nel merito della questione affermando che, al di là del caso Sinner, anche in altre circostanze la Wada ha infatti chiesto una pena sproporzionata per tutti coloro che sono rimasti vittime di contaminazione.
“Più che lotta al doping, questo è accanimento ed è un problema“, ha sentenziato Ambesi, completamente allineato con Ivanisevic per quanto riguarda alcune dinamiche, a dir poco bizzarre, afferenti al mondo Wada. La speranza è che, almeno per questa volta, anche i giudici si accorgano di questo accanimento e possano fare davvero giustizia, evitando a Jannik di pagare ulteriormente per una colpa non sua.
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