Si avvicinano le ATP Finals di Torino e, in vista del grande evento, Jannik Sinner deve sfatare un tabù
Jannik Sinner si appresta a disputare le ATP Finals di Torino da numero uno al mondo. Si tratta della prima volta che un italiano entra nel torneo di fine anno con un ranking così altro, anche perché ricordiamo il tennista altoatesino è il primo italiano di sempre ad issarsi in vetta alla classifica ATP.
Sinner vuole coronare un’annata da sogno, dopo i trionfi di questo 2024, in cui spiccano sicuramente l’Australian Open e lo US Open. Al di là di qualche piccolo acciacco fisico che gli ha impedito di affrontare al meglio o esserci ad altri grandi eventi della stagione (come ad esempio l’Olimpiade di Parigi), è stato sicuramente l’anno della consacrazione per il tennista di San Candido. Adesso è di diritto tra i big della disciplina.
I primi segnali si erano avuti proprio sul finire del 2023, esattamente un anno fa, tra il trionfo in Coppa Davis e la finale persa contro Djokovic alle ATP Finals. Fu lì che è iniziata la sua ascesa. Ora si ripresenta all’appuntamento che da qualche anno si tiene nel capoluogo piemontese e il suo intento è quello di fare meglio rispetto dodici mesi fa, ovvero vincere. Per farlo però dovrà far fronte ad un brutto colpo incassato e alle pessime notizie che arrivano dalla cabala.
Infatti, fin qui, nessun italiano è mai riuscito a trionfare in questo torneo. In passato sono state poche le partecipazioni, in quanto è riservato solo ai migliori 8 classificati della. La finale conquistata proprio da lui l’anno scorso è il miglior risultato di sempre per un tennista azzurro. Ovviamente l’intento ora è sfatare anche questo tabù ed arrivare ad essere il primo a vincere. D’altronde prima di lui nessun italiano si era issato in vetta al ranking ATP e già questo è stato un tabù infranto. Ne cerca un altro.
Ripercorrendo i precedenti del passato, infatti, le partecipazioni di Adriano Panatta e Corrado Barazzutti (siamo negli anni ’70) non portarono a grandi risultati. Ovviamente parliamo di un altro tipo di torneo, strutturato in maniera diversa da come lo conosciamo oggi. Da allora, per ritrovare un italiano tra i partecipanti bisogna arrivare fino al 2019, quando fu Matteo Berrettini a entrare tra gli otto. Una partecipazione sfortunata, con l’infortunio durante il primo match con Zverev e la sostituzione con Sinner che vinse uno dei due match mancanti del girone con Hurkacz.
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